Biella

La scrittura per aiutare chi legge a capire

Mi capita molto spesso di avere a che fare con testi scritti da altri (i clienti, lo stagista davvero bravo o il nipote appena laureato che è proprio bravino) e mi capita altrettanto spesso di incrociare testi che non hanno senso.

Di solito inizio a sbuffare e solo in rari casi a sbattere la testa contro il muro chiedendomi “Perché?”. Nove volte su dieci basterebbe rileggere prima di cliccare su pubblica o invia, ma sono davvero pochi a farlo e, forse, ritenerlo necessario.

Il primo istinto è prendere quei testi, cancellarli e riscriverli daccapo.

Qualche mese fa ho ricevuto una mail per una richiesta di preventivo per rifare il sito web. Di solito le persone che mi scrivono mi chiedono aiuto per la scrittura e la struttura dei contenuti.

Quella mail era molto ambigua e scritta male: non capivo bene cosa mi chiedesse (l’ho riletta parecchie volte) e così ho dato per scontato che fosse una richiesta per un preventivo di copywriting per i testi del sito. Dopo aver mandato la mia proposta, la risposta fu: “i testi li scriviamo noi”.

Sono trascorsi diversi mesi da allora. Mi era però rimasta la curiosità di leggere i famosi testi scritti da loro e così sono andata a cercarli.

Sì, questa volta la testa contro il muro l’ho sbattuta davvero e mi è pure salita un po’ di rabbia. Quello che ho letto? Refusi, frasi senza senso, struttura inesistente e la famosa frase “azienda giovane e dinamica con servizi a 360°” sparsa ovunque.

Dopo essermi ripresa, ho riflettuto sul delicato lavoro della scrittura e ho pensato di proporti alcuni consigli per aiutarti a ripensare ai tuoi testi perché abbiano un’anima e sappiano dire qualcosa di utile alle persone che li leggeranno.

Le parole che usiamo dicono chi siamo e spetta a noi prendercene cura.

Qualsiasi cosa tu scriva racconta di te (e del tuo business): i testi del tuo sito, delle tue mail, della newsletter, del blog o dei tuoi canali social.

Prima di iniziare a scrivere devi farti qualche domanda.

Inizia da qui.

Qual è l’obiettivo del testo?

e

chi c’è dall’altra parte?

L’uno non può prescindere dall’altro. Quello che scrivi per il tuo destinatario deve partire dall’obiettivo che il tuo testo ha.

Chiediti qual è l’obiettivo del tuo testo

Può sembrare banale, ma non puoi iniziare a scrivere senza sapere dove vuoi andare. Chiederselo significa capire la direzione da prendere per non perdersi e ti aiuta a creare la struttura del tuo discorso. Vuoi informare? Divertire? Emozionare? Oppure vuoi portare all’azione?

Parti da qui, poi chiediti chi c’è dall’altra parte (il tuo destinatario) e dopo crea la struttura: gli argomenti che sostengono la tua tesi, gli esempi e le conclusioni.

Chiediti chi c’è dall’altra parte.

Anche in questo caso, mi ripeto. No, non è banale. Non puoi scrivere un testo che vada bene per chiunque. Per chi stai scrivendo quel testo? Scegli a chi e con chi parlare e rivolgiti a lui. Non puoi parlare a tutti. Devi scegliere. E devi scrivere mettendoti nei panni del tuo lettore: non sei tu, quindi devi fare uno sforzo verso di lui. Usa parole che può capire e che siano semplici;  non essere ambiguo, aiutalo ad andare nella direzione giusta e a non fraintendere i tuoi contenuti.

Non fermarti qui. Chiediti anche:

I contenuti hanno un’anima?

Prima di iniziare a scrivere (o riscrivere) qualsiasi cosa, fermati e rifletti. Fatti degli appunti, confronta le fonti, chiarisciti le idee e crea una mappa. Parti dalla tua tesi e scrivila in poche righe: ti servirà per non perdere di vista il tuo discorso e argomentare tutto senza tralasciare nulla.

Io uso i post-it sulla parete, perché posso spostarli e fare collegamenti utili per costruire il mio testo. Parto da un’idea (la mia tesi) e poi creo la struttura.

Se non ti piacciono i post-it, usa quello che ti aiuta meglio a visualizzare la tua idea: il tuo quaderno, il tuo pc o qualche app specifica.

Scrivi tutto quello che ti sembra utile, poi tieni quello che serve e butta il resto. Prova a rileggere i tuoi appunti ad alta voce, raccontando quello che hai creato. Se il tuo discorso ha senso, inizia a scrivere, seguendo la struttura che hai costruito.

Scrivere è una gran fatica. Se a un certo punto cambi qualcosa, devi controllare che quello che hai detto prima sia coerente con il nuovo.

Chiediti se il tuo testo è comprensibile

Troppe volte diamo per scontato che ciò che abbiamo scritto sia comprensibile a tutti. Non basta saper scrivere in italiano corretto (questo è imprescindibile). Non è semplice usare le parole per raccontare qualcosa e, soprattutto, farlo capire, ma se vuoi fare da solo devi impegnarti e non perderti d’animo. Ci vuole tempo e potresti anche dover buttare via tutto e ricominciare.

Ritmo, stile, tono di voce

Una volta che hai strutturato il tuo testo (o il tuo discorso) devi dargli un ritmo, esattamente come succede per un brano musicale: deve essere piacevole, memorabile e lasciare il segno, tanto da essere ricordato.

Ne ho parlato qualche tempo fa quando ti ho raccontato dell’emozione della voce.

Che il nostro testo sia informativo, persuasivo, narrativo, noi dobbiamo parlare ed essere presenti in mezzo a quelle parole, a quelle pause e a quelle svolte inaspettate, altrimenti quello che rimane è un testo senza un’anima.

Leggi ad alta voce, per capire l’effetto che fa.

Mi dispiace. Questo è l’unico modo per capire se il testo funziona. Non vale leggere solo con gli occhi, devi ascoltare ogni frase, sentire le parole l’una accanto all’altra, percepire se tutto fila ed è coerente.

Scrivi e riscrivi per esercitarti.

Scrivere è un mestiere difficile, sopratutto se non siamo abituati a farlo spesso. Non è sempre facile usare le parole per raccontare qualcosa e farsi capire.

Scrivi, e tanto. Leggi e ascolta. E poi cancella e riscrivi daccapo se serve. Rileggi anche il post di Silvia con i 50 consigli per scrivere leggero.

In queste vacanze, io riprenderò in mano tutti i miei testi e farò un po’ di cambiamenti.

Se vuoi, puoi farlo anche tu.

Compiti per tutti (parafrasando Rob Brezsny)

Prendi ogni pagina del tuo sito o del tuo blog e rileggila ad alta voce e poi fatti delle domande: qual è l’obiettivo di questa pagina? Racconta bene ciò che voglio dire? Chi leggerà capirà tutto quello che ho scritto? Le frasi sono semplici? Ci sono termini artificiosi da sostituire? Questo contenuto è utile?

Se vuoi qualche consiglio, scrivi qui sotto nei commenti. Sarò felice di aiutarti.

A presto!

Tatiana Cazzaro

Lavoro per aiutare le persone e le imprese a guardare il mondo da una diversa inclinazione per scoprire un modo nuovo di comunicare, di raccontarsi e di entrare in relazione con gli altri. Lo faccio usando il magico potere delle parole e delle storie.

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