Creatività handmade e la forza della rete: la storia di Elisa

La creatività handmade ci rimette in contatto con una dimensione fatta di pazienza, unicità e originalità che credevamo perduta. Oggi ti racconto la storia di Elisa e del suo progetto dedicato alle appassionate di cucito creativo.

Lo ammetto: la creatività handmade non è nel mio DNA e di conseguenza ammiro tantissimo, quasi con devozione, tutte le persone che con ago, filo, forbici e cutter riescono a creare oggetti che sanno trasmettere passione e bellezza.
Con questa consapevolezza incontro Elisa e subito vengo travolta dalla sua energia e positività.
L’ho contattata perché ero curiosa di conoscere meglio la sua storia e quella del suo progetto creativo
Make it Land, vincitore nel 2014 del premio per startup InnovAction Lab.
Da questo incontro è nata una piacevolissima chiacchierata durante la quale abbiamo parlato di creatività, passione per l’handmade, networking femminile e maternità.

Ciao Elisa, raccontaci chi sei e qual è la tua storia.

Mi chiamo Elisa Santoro Botta, ho 34 anni e da circa un anno sono tornata a vivere a Biella con la mia famiglia composta da mio marito, il nostro bimbo e la nostra cagnolina Biri Biri.

Quando ero bambina sognavo che da grande avrei fatto molti lavori diversi tra loro tra i quali l’avvocato (perché mi piace molto parlare), la cantante lirica (perché amo cantare e infatti ho studiato alcuni anni al conservatorio), l’insegnante e tanto altro ancora!
Da sempre nutro una grandissima passione per i tessuti e per il ricamo. Ho iniziato da piccola a dedicarmi al punto croce e al ricamo tradizionale per poi approdare alla mia vera passione: il patchwork!

Il patchwork è l’arte di realizzare oggetti per la casa o per la persona unendo, attraverso la cucitura, diverse parti di tessuto che creano motivi decorativi geometrici e non solo. Attraverso questa tecnica si possono realizzare dei quilt, che sono trapunte la cui parte superiore è composta dal manufatto patchwork, ma anche borse, cuscini, e tanto altro ancora!

In questo tutorial ad esempio potete vedere come realizzare un astuccio portapenne.

Elisa e la sua creatività handmade


I miei studi: comunicazione, curiosità e creatività

Sono laureata in Comunicazione Multimediale e di Massa presso l’università degli Studi di Torino e successivamente ho conseguito due Master: uno in comunicazione e un altro in wedding planning. Spinta dalla mia continua curiosità, voglia di crescere e migliorarmi ho poi seguito negli anni tantissimi corsi che spaziano dal Social Media Marketing al ricamo, passando per tutto quello che potesse stimolare la mia creatività e la mia fantasia.

Quando ho concluso gli studi ho iniziato a lavorare a Milano nel mondo della comunicazione: prima per una grande agenzia che si occupava di realizzare allegati di argomenti medici e finanziari per il Sole24ore e il Corriere della Sera, poi per una seconda agenzia che si occupava dell’organizzazione e della promozione di eventi sportivi. Queste esperienze lavorative, sicuramente massacranti e molto stressanti, sono state molto formative e importanti perché mi hanno insegnato a lavorare in team, a coordinare diverse figure professionali, a gestire lo stress e le scadenze, a definire obiettivi e individuare percorsi per raggiungerli.

A dicembre 2013 decido di licenziarmi dall’agenzia di comunicazione dove lavoro perché desidero mettermi in gioco e creare un progetto tutto mio, in grado di coniugare le mie competenze professionali e la mia passione per l’handmade.

Make it land: la community dedicata alla creatività handmade

La mia idea era quella di creare un portale dedicato alla creatività handmade in tutte le sue forme che raccogliesse spunti creativi, raccontasse storie di artigiani e makers e proponesse video tutorial professionali per insegnare l’arte del patchwork e del cucito creativo.

Una vera e propria scuola on line dove tutti gli appassionati di arti creative possono acquistare tutorial on line e i materiali necessari per realizzare le proprie creazioni.

A febbraio del 2014 inizio così la mia avventura con InnovAction Lab: sei mesi pazzeschi nei quali il progetto prende forma e dove conosco Giulia, una grafica di Milano che diventerà la mia spalla. A fine percorso, sui 400 partecipanti, Make it Land viene selezionato tra i primi tre progetti vincitori e possiamo così accedere al passaggio successivo, quello volto ad individuare gli investitori; un percorso che ci porta a Roma.

La maternità una rivoluzione improvvisa!

Contemporaneamente rimango incinta e non me la sento di investire me stessa in due avventure così totalizzanti. Io e la mia socia decidiamo di rinunciare all’investimento che ci avrebbe portato a lavorare full time su Roma.

Mi sono spesso chiesta se ho fatto bene oppure no, se la mia è stata mancanza di coraggio o senso di responsabilità per il mio futuro ruolo di mamma.

Ho deciso guidata dall’istinto e ho valutato che quello non fosse il momento opportuno per fare quel passo.

Da sempre sognavo una famiglia e dei figli: dopo essere cresciuta come tante ragazze della mia generazione con il mito della carriera a tutti i costi mi sono chiesta: ma è davvero questa la mia priorità? È proprio questo il meglio per me?

Decido così di dare al mio business una dimensione che sarò in grado di sostenere senza impazzire. Avviamo una campagna di crowdfunding e iniziamo a raccogliere i fondi necessari per implementare il portale web e per girare il primo video.

Nel frattempo nasce il mio Baby Warrior e la mia vita si capovolge! In un primo periodo sono convinta che ce la farò da sola, anche senza l’aiuto quotidiano della nostre famiglie. Inizio ad osservare le altre mamme e vedo la loro routine da funambole divise tra asili nido, giornate interminabili di lavoro, tate, riunioni ad ore improbabili. Decido che non voglio far crescere il mio bambino da altri, che non voglio stare lontano da lui tutto il giorno. Anch’io, d’altra parte, ho bisogno di tempo per imparare a fare la mamma. E così, in accordo con mio marito, lasciamo Milano e rientriamo a Biella, dove ripartiamo con un ritmo di vita più umano, circondati dall’affetto e dal sostegno delle nostre famiglie.

La solitudine delle mamme e la forza del networking

Un altro aspetto che mi ha colpito molto nel diventare mamma è stata l’improvvisa solitudine in cui vieni catapultata: soprattutto per chi come me ha sempre lavorato in mezzo alla frenesia, divisa tra telefonate, email, conference call, ritrovarsi all’improvviso in una casa silenziosa e scandita dalle esigenze di un neonato è stata davvero un’esperienza che mi ha cambiato.

Ed è in questo momento che la rete, intesa sia come Rete al Femminile che come network, mi è venuta in soccorso e mi ha dato molto: ho iniziato a seguire online molte crafter bravissime e creative come Rita Bellati, a frequentare la community di Quiltitalia e in questo modo ho iniziato a conoscere tante mie coetanee creative e appassionate di creatività handmade con le quale condividere idee e progetti. Rimango piacevolmente colpita dall’ambiente cordiale, positivo, non invidioso e mi sento accolta e apprezzata. Questi stessi valori li ho trovati nella Rete al Femminile, prima quella di Milano e adesso in questa di Biella: una realtà che mi ha dato e mi sta dando sostegno, accoglienza e grinta anche nei momenti di incertezza.

Elisa al lavoro

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

In questo momento sono nuovamente in fase di rivoluzione: sto rallentando i miei ritmi perchè sono in attesa di un secondo bambino, un evento che cambierà di nuovo i miei programmi.
Al progetto di Make It Land, sul quale sto lavorando per farlo crescere e sviluppare, da qualche mese ho affiancato un nuova attività: ho iniziato ad insegnare comunicazione alla scuole medie. Poter lavorare a stretto contatto con gli adolescenti, ascoltarli, aiutarli ad esprimersi è un’esperienza che mi sta arricchendo molto e mi sta dando tantissimi stimoli.

Cosa significa per te essere The BRAVE?

Per me il coraggio sta nel fare le scelte che ci fanno stare bene con noi stesse.
Il nostro successo personale e la nostra soddisfazione non vanno calcolate in base a ciò che gli altri si aspettano da noi, di cosa è meglio in astratto o per la società, ma quello che ci fa vivere bene e che ci permette di esprimere la nostra creatività.

Link e contatti

Sito web: http://makeitland.com/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/makeitland
Instagram: the_patchwork_crafter

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1 commento su “Creatività handmade e la forza della rete: la storia di Elisa”

  1. Grazie per questo bellissimo articolo Roberta! E’ stato un vero piacere parlare con te. Oltre a scrivere benissimo, hai anche la dote di capire le persone 😉 Un abbraccio fortissimo 😀

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