Scrittura e turismo, quando le parole fanno viaggiare

Dal sito internet di un hotel ai tour operator: ecco come dovrebbero essere i contenuti di chi lavora nel turismo.

 

Non so se a te succede lo stesso, ma quando è ora di pensare alle vacanze io scalpito. Non si tratta solo di staccare la spina e rilassarsi. Mi affascina l’idea di esplorare mondi che non conosco, scoprire culture differenti dalla mia, pensare quanto sarebbe bello/brutto cambiare vita e trasferirsi da un’altra parte.

E così passo le serate alla ricerca della prossima meta in cui andare, del posto particolare in cui dormire, delle cose interessanti da fare. Il risultato non è sempre dei migliori: la comunicazione di chi lavora nel turismo, ammettiamolo, ha bisogno di un bel restyiling.

Mi chiedo: è possibile descrivere una destinazione, i servizi di un hotel, un itinerario, senza ricondurre il tutto a concetti basic come “tariffe” o pacchetti”? Certo che sì, ed ecco una carrellata di esempi da cui prendere spunto e farsi ispirare.

Australia.com. Guidare i viaggiatori per lasciarli liberi di soddisfare i loro desideri

Non c’è niente da fare, i turisti di oggi sono diventati indipendenti. Vogliono avere la possibilità costruirsi da soli il loro viaggio in funzione dei loro interessi, senza sentire il peso di qualcuno che li indirizzi verso una scelta piuttosto che un’altra. Ecco perché anche i contenuti vanno riorganizzati in questa direzione.

Il sito web ufficiale del turismo australiano, ad esempio, scrive così: “Crea la tua vacanza da sogno in Australia. Scegli quello che vuoi. Fai ciò che ami”. Più liberi di così.

australia

La navigazione è strutturata per temi: cultura australiana, sport, enogastronomia, spiagge, etc. Così io, che sono attratta dal cibo e poco dallo sport (ops!), andrò a leggermi solo le sezioni di mio gradimento, tralasciando il resto.

Interessante la sezione “pianifica il tuo viaggio”, dove il turista può trovare tutte le informazioni utili prima della partenza, organizzate a loro volta in categorie.

Il sito attira da subito l’attenzione del lettore, complici i video spettacolari in home page. L’unica pecca sono le traduzioni in italiano, non proprio perfette.

Relais Hotelito Lupaia. Narrare per invitare al soggiorno.

Raccontare la destinazione attraverso testi ed immagini è il modo migliore per trasmettere in anteprima le atmosfere di quel luogo, le cose da fare, le emozioni da vivere.

Lo ha capito il Relais Hotelito Lupaia, che ha deciso di comunicare in pieno stile narrativo, evocando scenari e atmosfere da fiaba.

Nell’home page del sito leggiamo: “Relais Hotelito Lupaia è un romantico agriturismo di lusso in Toscana situato a Montepulciano, meraviglioso borgo medievale nel cuore della Val d’Orcia, a pochi passi da Pienza e Montalcino. Lo stile, l’arredamento e l’atmosfera che si respira alla Lupaia lo rendono un luogo unico al mondo, ogni camera è un’emozione, ogni dettaglio una sorpresa, ogni scorcio una poesia.”

I testi di un sito turistico non devono avere un taglio didascalico, ai viaggiatori non basta conoscere le informazioni legate alla destinazione, vogliono poter avere un assaggio di quello che li aspetta prima di fare la prenotazione.

Dando uno sguardo ai testi e alle immagini della struttura, a me è venuta subito voglia di prenotare. A te no?

Pineta Hotels. I social per coinvolgere e distinguersi

I social network sono un buon veicolo per far conoscere la propria attività a patto che i contenuti non siano solo promozionali.

Pineta Hotels usa la pagina Facebook per descrivere quello che succede nel territorio: eventi, corsi di cucina, attività sportive e così via. Lavora anche di visual, pubblicando belle foto di paesaggi e location vicine, per incuriosire i fan e fargli venir voglia di prenotare. Il tutto senza postare sconti o offerte particolari.

Pianeta Hotelds

Il linguaggio è fresco, il tono colloquiale, insomma ci si sente a casa. Consiglio di fare un giro anche sul loro sito internet: è un po’ diverso dai soliti standard. A me piace.

3 pillole di copywriting per la tua attività turistica

  1. Ad ogni pubblico il suo contenuto. Identifica chi è il tuo cliente tipo e crea una linea editoriale apposta per lui. Una famiglia con bambini ha bisogni diversi rispetto ad una giovane coppia o ad un viaggiatore d’affari.
  2. Fai leva sulle emozioni. Ricorda che i turisti non scelgono il loro viaggio in base alla posizione dell’hotel o al prezzo, ma a quanto riusciranno a portarsi a casa da quella esperienza.
  3. Creatività sì, ma senza esagerare. L’estro e la fantasia sono le benvenute, ma fai attenzione a non tralasciare le informazioni principali. Rileggi sempre i tuoi testi prima di pubblicarli e chiediti se il contenuto è chiaro e comprensibile.

Tutto chiaro? Se hai dei dubbi, scrivimeli nei commenti.

Per saperne di più:

  • Social media marketing per il turismo. È un libro molto tecnico ma analizza come comunicare in modo efficace nel turismo, prendendo in considerazione aspetti come content marketing, email, social, brand reputation (= gestione della reputazione).
  • Tnooz. È in inglese ma il linguaggio non è troppo complicato. Qui ci sono articoli, analisi e news su tutto quello che ruota intorno al mondo del travel.
  • Turisti digitali, questi sconosciuti. È una mia presentazione di qualche tempo fa che spiega come scoprire, anticipare e soddisfare le esigenze dei nuovi viaggiatori nell’era digitale.

Silvia Sola

Da piccola ero indecisa se fare la maestra o la benzinaia e invece mi occupo di contenuti per i piccoli business. Sono laureata in Scienze della Comunicazione e ho iniziato a lavorare in rete quasi per caso, ricoprendo vari ruoli fino a specializzarmi nella scrittura per il web, da sempre una mia passione. Amo i dolci, compro (troppi) vestiti e non potrei immaginare il mondo senza i muffin, le bluse, il blu Cina e New York.

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