Biella

Scrivere è scrivere

Come si fa a smettere di scrivere sempre le stesse cose? È una domanda interessante a cui è sempre più difficile dare una risposta che abbia senso. Scrivere è un atto performativo, esattamente come lo è correre, camminare, ballare. Muoversi, in soldoni.
Ci sono delle regole? Sì, certo. Prima di tutto quelle grammaticali, da quelle non puoi prescindere: scrivere in modo corretto è la conditio sine qua non. Tutto il resto è pratica, orecchie aperte e occhi attenti.

C’è poi una differenza tra lo scrivere per lavoro o per il proprio piacere personale. Però serve allenamento per trovare il proprio stile, il proprio codice e il proprio tono di voce. Qualcosa che dica chi sei ancora prima di dichiararlo.

Qui troverai i miei consigli per fare pratica, scrivere e raccontarti sul tuo sito web, sui tuoi canali o di persona, perché il confine tra online e offline non c’è.

Esercizi di scrittura e di creatività: gli hashtag

Per farlo o iniziare a farlo, ti propongo un po’ di esercizi che secondo me possono aiutarti. In più, tra poco è Natale e secondo me le ispirazioni possono fioccare come una bella nevicata, mentre sei in casa, sul divano a sorseggiare un tè bollente mentre leggi un libro o sei davanti alla finestra, oppure mentre esci a camminare.

L’ispirazione la puoi trovare ovunque e molte volte è proprio sotto il naso, dietro l’angolo, tra le pagine di un libro o dentro una fotografia. E perché no? Mentre fai altro.

#gioiedinatale

È un hashtag che racchiude un bellissimo progetto che Marta Pavia, aka @zuccaviolina, si è inventata per l’avvento: dall’1 al 25 dicembre puoi pubblicare una foto al giorno trovando l’ispirazione da un hashtag che funge da spunto creativo, sia per la foto, sia per la didascalia. Un hashtag al giorno per allenare la scrittura e la creatività, sia con le parole, sia con le immagini.

#fallaunalista

Faccio una premessa: io odio le liste, solo Simona è riuscita a farmi fare un passo indietro e amarle. Ma le sue liste sono speciali.
Simona Sciancalepore, aka @lascianca, è impallinata con le liste. Ma non sono liste casuali. Non pensare a todolist o a un elenco puntato fine a se stesso. Quello che Simona propone con #fallaunalista è un gioco che, a partire da un tema, ti aiuta a spremere le meningi per trovare una lista di cose che appartengono a te, «quelle fatte di un pensiero, un’emozione, un’immagine, una cosa che mi è successa e che mi ha fatto riflettere.» Per esempio?

  • Le cose da fare mentre piove,
  • il cibo dei ricordi,
  • le cose che vorresti dire (ma che non hai mai detto),

e tantissimi altri spunti per allenare la scrittura.

#3fattidioggi

È l’hashtag creato da Valentina Aversano, @signorinalave, su Instagram e Twitter, per raccogliere tre cose della giornata che si vogliono ricordare. Dice Valentina, «#3FattiDiOggi è nato così, per fermare ricordi e pensieri. Un diario pubblico per sentirmi un po’ meno isolata». Come puoi usare i #3fattidioggi per la tua scrittura? Ogni sera scrivi tre cose che hai fatto, vissuto, pensato e condividile sulle Instagram stories o su Twitter per raccontarti agli altri. Oppure, se non vuoi, fai questo esercizio sul tuo diario, così potrai ripercorrere i tuoi fatti più significativi nel futuro.

Io uso un diario, il Five years diary di Tiger che mi ha regalato proprio Valentina e ogni giorno mi appunto tre cose, a volte solo una, altre 5 o 7, che voglio ricordare, così l’anno successivo potrò rileggerle mentre aggiungo quelli nuovi.

#9cosedime

Un altro hashtag, questa volta lanciato da Lara Aldeghi, per raccontare attraverso una immagine 9 cose di te. Anche gli oggetti raccontano di noi e delle nostre peculiarità. Se dovessi scegliere 9 oggetti che dicono e raccontano di te agli altri cosa sceglieresti?

Allenarsi

Gli esercizi che ti ho proposto non devi per forza farli su Instagram. Anzi. Puoi decidere di prendere un quaderno ed esercitarti lì, tutti i giorni. E scrivere a mano è un esercizio meraviglioso che collega il cervello al cuore. Io ho un quaderno e una matita in ogni borsa, ché non si sa mai.

Per allenare la scrittura serve anche leggere, tanto. Secondo me, chi scrive legge, sempre. Leggere non solo manuali, ma tutto e cose diverse. Aiuta a trovare ispirazione, il tuo tono di voce, il tuo stile, ciò che ti piace e quello che proprio no.

Libri belli per scrivere meglio e allenare la creatività

Minuti scritti, Annamaria Testa. Per esercitare la capacità di osservare, inventare e raccontare: 12 diverse sfide per mettersi alla prova migliorandosi (dalla quarta di copertina).

Manuale di scrittura creativa, Simona Sciancalepore. Tecniche ed esercizi per creare contenuti originali per il web e non solo. «Un libro che aiuta a trovare le parole quando sembra di non averne».

Il mondo immaginario di… Keri Smith. Questo libro propone un libero percorso, fatto di piccole e grandi sfide creative, per la creazione di un tuo mondo immaginario.

Libri belli sulla scrittura

Scrivere, Anna Lamott
Il mestiere dello scrittore, Murakami Haruki
Lavoro dunque scrivo, Luisa Carrada
Grammatica della fantasia, Gianni Rodari

E perché tutto sia sempre corretto, tieni sempre con te un dizionario, e i libri di Vera Gheno:
Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi)
Potere alle parole: Perché usarle meglio

Libri belli scritti bene

Qui ti metto qualche libro che mi ha illuminata sia per la scrittura, sia per la storia in sé.

Eleanor Oliphant sta benissimo, Gail Honeyman (c’è anche l’audiolibro!)
Il colibrì di Sandro Veronesi
La simmetria dei desideri, Eshkol Nevo
La donna dei fiori di carta, Donato Carrisi
L’amica geniale, Elena Ferrante
Se una notte d’inverno un viaggiatore, Italo Calvino

Se c’è una cosa che ho imparato sulla scrittura è quello che dice Murakami attraverso una metafora:

«Per sapere se una cosa galleggerà o affonderà, bisogna gettarla in acqua.»

Buona scrittura.

Photo by Joanna Kosinska on Unsplash

Tatiana Cazzaro

Lavoro per aiutare le persone e le imprese a guardare il mondo da una diversa inclinazione per scoprire un modo nuovo di comunicare, di raccontarsi e di entrare in relazione con gli altri. Lo faccio usando il magico potere delle parole e delle storie.

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