Artigianato e comunicazione: parole in creatività

Sei una piccola artigiana che sta avviando la sua attività e vuoi essere sicura di comunicare bene online? Lavori già da qualche tempo e il modo con cui ti racconti sul web non ti piace? Hai un sito dove fai vedere i prodotti che vendi ma i risultati fanno fatica ad arrivare?

Tranquilla, magari i tuoi testi hanno solo bisogno di una rinfrescata. Leggi qui.

Partiamo col piede giusto: ricordati per chi scrivi

Ripetiamolo insieme: “qualsiasi cosa che andrai a scrivere sul tuo sito/blog/shop online dovrà essere pensata per il tuo cliente ideale”. Parlare ad un pubblico preciso – e non a tutti- ti consente di focalizzarti meglio sui bisogni della persona che dovrebbe comprare da te e su quali sono le sue resistenze nel farlo (non ti conosce, non può toccare il prodotto e via dicendo).

Quindi: se realizzi borse in tessuto, le persone che hanno bisogno del tuo prodotto hanno caratteristiche ed esigenze precise. Che saranno diverse da chi sta cercando orecchini in fimo e saponi fatti in casa.

Un esercizio utile è quello di creare l’identikit del tuo cliente ideale: prendi un foglio e immagina nel dettaglio chi è la persona che vorresti comprasse da te. È uomo o donna? Quanti anni ha? Ha figli? Quali sono i suoi hobby? Frequenta molto i social network? Cosa potrebbe incuriosirlo/a dei tuoi prodotti? Non avere paura di essere preciso: conoscere bene a chi ti rivolgi ti consente di raccontare ciò che offri come si deve e farlo arrivare alle persone giuste.

Descrizione dei prodotti, diciamo quello che serve (e qualcosina in più) senza essere banali

La descrizione di un prodotto non può essere fatta all’acqua di rose, pensando sia sufficiente riportare le caratteristiche tecniche dell’articolo e le sue dimensioni. È qui che le persone si innamorano o no del tuo prodotto, è qui che decidono che vale la pena cliccare sul pulsante “compra”.

Sforzati di rifinire al meglio la descrizione dei tuoi prodotti, dai le informazioni che servono e aggiungi i dettagli che innescano nel lettore la voglia di acquistarlo. Bando alle descrizioni “da catalogo” e punta dritto al coinvolgimento: dai del tu al lettore (come sto facendo io in questo articolo) e racconta la passione che ci metti nel realizzare quell’oggetto.

Ricordati anche di mettere in evidenza le informazioni utili: se vuoi che le persone comprino da te devi fare in modo che non impazziscano a capire come fare. Quanto tempo ci metti a creare il prodotto (se è su richiesta)? Quanto costano le spese di spedizione? Cosa riceverà a casa la persona una volta comprato l’oggetto? La confezione regalo ha un costo aggiuntivo? E se il prodotto non piace qual è la procedura per il reso?

Non dare niente per scontato e fai in modo che queste informazioni siano subito visibili o facili da trovare.

Testi e immagini, la coppia perfetta

Un contenuto scritto riesce ancora di più ad appiccicare il lettore allo schermo quando vicino c’è una bella immagine. Se trovare immagini evocative è più difficile per chi si occupa di servizi, per chi vende prodotti (come appunto gli artigiani) le cose si semplificano.

Cosa c’è di meglio che far vedere le cose che realizziamo con degli scatti che rendono giustizia, con la luce e l’inquadratura giusta? O ancora farsi fare delle belle foto mentre siamo a lavoro, magari sporchi di vernice o con gli attrezzi del mestiere?

Le immagini, se appropriate, ti aiutano. Ti aiutano a rendere il testo più leggero e leggibile, ti aiutano a dare valore al tuo lavoro, ti aiutano a vendere ciò che offri. 

Un esempio che mi piace: Tulimami

Tra i vari siti di artigianato ed handmade italiani in cui mi sono imbattuta, Tulimami è uno di quelli che mi ha colpito di più e penso possa essere un buon esempio da cui prendere spunto per chi lavora nel settore.

Anna, in arte Tulimami, è una mamma che è riuscita a trasformare la sua passione nel suo lavoro. Ecco cosa ci racconta nella sua piccola bio in homepage:

“Cresciuta a pane e pennelli, oggi l’handmade non è solo una passione, ma anche il mio mestiere. Se non taglio il legno, lo dipingo, se non cucio un pupazzo, recupero una credenza. E ti spiego come fare. Perseguo con convinzione le mie dipendenze: il gelato, la radio, la fantasia. Vorrei assomigliare ad Uma Thurman in Kill Bill, invece sono più come Doraemon, soltanto che ho le dita.”

Se navighi un po’ sul suo sito vedrai che c’è cura in tutto, nelle parole delle descrizioni degli articoli, nelle fotografie di ogni manufatto in vendita, nel tono e nel linguaggio.

Prima di chiudere, dai ancora un’occhiata ad una delle descrizioni delle collane in vendita. A me viene subito voglia di comprarle, a te no?

Immagine

E adesso a te la parola: nella tua esperienza, quanto contano i testi per vendere i propri prodotti fatti a mano? Scrivimelo nei commenti.

PER APPROFONDIRE:

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1 commento su “Artigianato e comunicazione: parole in creatività”

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