Buone vacanze e un arrivederci nel 2020

Eccoci qui con il consueto articolo di fine anno. Tiriamo le somme, facciamo un bilancio e guardiamo al futuro. Prima di chiudere per le vacanze e la pausa natalizia, ognuna di noi ha voluto regalare un consiglio da portare con sé sotto l’albero, sperando che sia qualcosa di bello per il nuovo inizio di ognuna.

Il 2019 del blog: come è andata?

È stato un anno pieno di fermento: nuove persone nella redazione, nuovi argomenti, nuove sfide. Ma è stato (ed è) anche l’anno delle scelte di alcune di noi di prendersi una pausa da questo progetto: Chiara Magnani, Chiara Lorenzetti, Sara Togni, Silvia Sola, Silvia Cartotto e Tatiana Cazzaro.

Non vogliamo usare la parola “definitivamente” perché è sempre bello lasciare la porta aperta per i ritorni, anche occasionali, ma pur sempre preziosi.

Un saluto, una parola, un pensiero

E allora parto io (Tatiana), visto che la mia sarà un’uscita più graduale dal blog di Rete al Femminile Biella.

Tatiana

Ho bisogno di una pausa perché questo nuovo anno sarà piuttosto impegnativo sotto tanti punti di vista. Non voglio ancora dire troppo per scaramanzia, ma sarà un 2020 che mi vedrà di corsa e molto spesso in giro. Dopo 5 anni di onorato servizio (il primo articolo è datato 19 settembre 2015) in questa redazione come blogger (ma anche cecchina del refuso) rimango con il cuore e magari ogni tanto anche con qualche articolo. Non è una promessa, ma chi lo sa?

Però chiudo con qualcosa di bello che vorrei regalare con queste righe.

La parola che mi accompagna dall’inizio della mia attività è evoluzione. Ne ho parlato qui, al primo evento pubblico di Rete al Femminile Biella. Quest’anno la mia parola guida è stata un verbo: scegliere. Scegliere cosa fare, ma soprattutto da che parte stare. Scegliere di dire di no e scegliere di sbagliare per poi ricominciare.
Quest’anno avevo bisogno di azione e solo un verbo poteva aiutarmi.

Quello che ti auguro è questo: che tu possa scegliere di far succedere le cose che desideri. Per farlo, il mio consiglio è di circondarti di persone belle che fanno il tifo per te, che possono ispirarti, farti ridere e piangere (non di dolore, eh).
Scegli da che parte stare e dillo, prendi posizione e fai pace con il fatto che (per fortuna) non puoi piacere a tutti.

Marie Louise

Quest’anno vorrei regalare a tutte le Reticelle una parola a me molto cara: gratitudine. Spero che tu la metta sotto l’albero ma, nel corso del 2020, la possa portare con te per usarla. Anche ogni giorno.

Credo che ognuna di noi debba essere grata a qualcuno per la persona che è e per ciò che riesce a fare nella vita. Faccio degli esempi che mi riguardano e che forse ti possono sembrare banali: sono molto grata a mio marito perché è una persona che mi supporta, mi ascolta e mi lascia il mio spazio. Ogni tanto mi piace dirgli ‘Grazie!’ così senza un motivo apparente, solo perché in questi 10 anni mi ha accompagnato in modo presente e attivo nelle mie scelte.

Il mio augurio è che anche tu riesca a condividere questa gratitudine con la persona interessata: dire grazie è spesso un atto sottovalutato invece ha una portata rivoluzionaria. Provaci il ritorno sarà veramente straordinario.

Nello specifico in un’Associazione come la nostra, dove tutta questa macchina complessa si basa sulla buona volontà delle persone, la gratitudine è un valore fondante e quindi, come leader della Rete di Biella, mi sento di ringraziare tutte le ragazze che ogni giorno investono del tempo per la riuscita delle nostre riunioni, del nostro blog, della nostra pagina Facebook, del nostro circolo formativo: solerti e operose. E quindi grazie per quest’anno, per i precedenti e per i prossimi!

Eugenia

La mia parola dell’anno è stata Resilienza. Perché te lo dico? Perché mai come in questo 2019, così intenso e pieno di colpi di scena nella mia vita, questa parola mi è stata di aiuto e conforto.

Ho pensato moltissimo a cosa augurarti. Non volevo che fosse un banale Auguri a te e a famiglia. Meriti di più, se sei arrivata qui, se ci hai letto e seguite fino a oggi. E allora ti auguro pace, risate e fatica, come direbbe Jovanotti. Sì, fatica: perché è quella che ti farà arrivare in cima ai tuoi obiettivi e goderti l’orizzonte, come quando raggiungi una vetta.

Ti auguro un anno pieno di consapevolezza per accogliere tutto con animo pronto perché, spesso, dietro ad un ostacolo c’è un trampolino di lancio per spiccare salti più alti. Ti auguro di avere la voglia di rimetterti in gioco, se sei alla ricerca di un tuo posto nel mondo o di continuare a dare senso alle tue giornate con rinnovato entusiasmo quotidiano.

Ti auguro di circondarti di persone che ti stimolino a fare di più e a essere il meglio che puoi. Perché solo tu puoi fare la differenza nel tuo mondo. E forse, anzi, quasi di sicuro, anche in questo! E un augurio a noi: di avere sempre il coraggio di esserci nel nostro modo speciale che fa tanto bene, dopo 12 mesi di emozioni, progetti e qualche piccolo ostacolo.

Buon anno fatto di scelte, di emozioni e tanta tanta resilienza!

Francesca S.

La mia parola guida quest’anno è stata crescita, sia in ambito personale che in quello professionale. La crescita e l’evoluzione non sono fatte solo di grandi rivoluzioni ma anche, anzi soprattutto, di piccoli passi.

Devo dire che quest’anno ne ho fatti diversi di piccoli passi. E alcuni li ho fatti proprio grazie alla Rete, che mi ha dato lo spazio per crescere e sperimentare, sostenendomi e facendomi sentire meno sola, parte di qualcosa di più grande. Il confronto e lo scambio di competenze con altre professioniste è stato fondamentale per poter uscire da vecchi schemi e mettere in moto nuovi meccanismi oliati da una nuova energia positiva.

Ed è questa energia che vorrei passarti, con l’augurio di trascorrere un nuovo spumeggiante anno ricco di soddisfazioni lavorative (e non)!

Laura

La mia parola di quest’anno che vorrei diventasse anche la parola di tutti i prossimi anni è gentilezza.

Goethe pensava che La gentilezza fosse la catena che tiene uniti gli uomini e non potrei essere più d’accordo. Essere gentile ti migliora l’umore, regala un sorriso a chi ti sta vicino e aiuta le relazioni sociali che sono importantissime anche per il tuo lavoro.

La gentilezza è una scelta a volte difficile da portare avanti ma che ti mette in un gradino più alto e di sicuro ti ritornerà come un boomerang quando meno te lo aspetti.

Il mio augurio per questa fine dell’anno è questo: riempi la tua vita di gentilezza per tutti, ma proprio tutti quelli che ti stanno intorno.

Francesca T.

Mettere ordine. Trovare un posto alle cose.

Una volta una paziente, in piena fase di cambiamento, raccontò in seduta di aver preso un cassetto pieno di oggetti, ricordi, pezzi di vita e di averlo rovesciato nel bel mezzo del salotto. E di averlo lasciato lì, per settimane.

Un po’ per volta incominciò prima di tutto a vedere cosa conteneva quel cassetto: oggetti sedimentati in anni, cose di cui non si ricordava nemmeno più, stralci di amicizie, amori, genitori e passioni che infiammavano la sua mente di ricordi.

Da lì, iniziò una lunga e complessa fase: quella della scelta. Cosa tenere? Cosa buttare? Cosa mettere solo da una parte?

Trovare un posto alle cose, appunto. Ma solo dopo averle identificate, riconosciute, dopo aver compreso il loro valore e il loro significato.

Solo allora il cassetto fu pronto per spostarsi dal centro del salotto alla sua sede originaria, mantenendo di medesimo solo l’apparenza.

Così come la mia paziente fece nel suo salotto, fece anche nella sua vita: raccimolò tutto il coraggio che serviva per osservarla fin nei minimi dettagli. E scelse: cosa tenere, cosa cambiare, da cosa staccarsi con riserva e da cosa invece separarsi definitivamente; cosa mettere di nuovo in quel cassetto che rappresentava la sua vita.

Se il tuo 2020 ti porterà un po’ di ordine, ringrazialo: è un dono prezioso.

Carolina

Già verso fine novembre, si presenta nella mia mente come un fulmine che illumina la notte, la parola dell’anno. Arriva quasi sempre senza essere cercata, seguendo il flusso di pensieri, riflessioni e desideri e mi accompagna con potenza e precisione.

C’è stato l’anno della resilienza, del pilastro, della gratitudine, della luce. Il 2017 è stato l’anno del focus, sentivo forte il bisogno di canalizzare le mie energie professionali in un’unica precisa direzione. C’è poi stato l’anno della vertigine, quella che ti fa tremare le gambe ma solo perché stai per spiccare il volo, senti la paura e la affronti con fiducia. L’anno dell’abbondanza è stato un continuo e incessante amplificarsi di esperienze, relazioni, affetti, sfide, percorsi, emozioni, impegni, riconoscimenti, incontenibili gioie e profondo dolore… c’è stato tanto, di tutto, in questo 2019.

E ora? Ora sono senza, non è ancora arrivata e un po’ mi sento orfana di questo faro che illumina e orienta. Forse anche tu non l’hai ancora trovata, forse ti sforzi razionalmente di trovarne una a tutti i costi oppure ce l’hai, ma non ne sei tanto convinta. Mi sento di dirti quello che sto dicendo a me stessa: c’è tempo. C’è sempre tempo, anche quando sembra che ti manchi qualcosa, ti senti in ritardo su tutto, non abbastanza in niente. A volte le risposte arrivano quando smettiamo di cercare, a volte i piani che vanno diversamente da come avevamo previsto, ma possiamo scoprire nuove strade e paesaggi, ancora più belli. Avere degli obiettivi è importante, certo, ma c’è dell’altro, c’è qualcosa che può essere ancora nascosto e che arriverà esattamente quando sarà il momento, né prima né dopo. Gli obiettivi restano sul traguardo, ma sei tu che scegli come percorrere la strada per raggiungerli.

Il mio augurio è dunque quello di andare al tuo ritmo, senza rincorrere niente e nessuno, perché nessuno ti sta rincorrendo. Accoglilo questo ritmo, ascoltati profondamente e allinea i tuoi passi al battito del cuore e alle connessioni della mente, che sono solo tue e potrebbero sorprenderti. Che sia ritmo la mia nuova parola dell’anno?!

Da gennaio, il blog riprenderà. Non più un articolo a settimana, ma uno ogni due.

Salutiamo chi esce e chi va in pausa e speriamo di riaverle presto di nuovo con noi. Ringraziamo chi ha voluto regalare un po’ di tempo per scrivere un articolo, chi ci fa i complimenti e chi fa il tifo per noi.

E grazie anche a Rete al Femminile, la nostra associazione.

Ci ritroviamo a gennaio, tutte belle cariche, ok?

Buon Natale, di cuore da tutte noi.

Tatiana, Marie Louise, Eugenia, Francesca S., Laura, Francesca T., Carolina

Photo by Ben White on Unsplash

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