Biella

Lavorare in tandem: la mia esperienza

Da un anno e mezzo a questa parte collaboro in maniera continuativa con Laura, un’altra reticella della redazione e il mio modo di lavorare è cambiato un bel po’, non solo perché ho lasciato il mio angolo ufficio in casa per condividere con lei uno spazio. Ma soprattutto perché lavorare insieme a un’altra persona è bello e complicato allo stesso tempo.

Migliorarsi

Per condividere del tempo e dello spazio, sul lavoro, come nella vita privata, sono fondamentali una buona dose di autocritica e un po’ di umiltà.

Pensare di avere sempre ragione, non è realistico. È importante essere in grado di scendere a compromessi, comprendere se e dove si sta sbagliando, entrare in empatia per capire quali siano i pensieri e le esigenze della persona con cui si ha a che fare.


È facile? Per niente. Lavorare a stretto contatto con un’altra persona mi mette costantemente di fronte ai miei limiti. Talvolta può essere frustrante, ma fare pace con i propri limiti è il motore per migliorare e crescere.

Più teste che pensano

Non saremo mai sempre d’accordo su tutto, ma mettere insieme le idee, a mio avviso, vale qualche scazzo. Lavorare con una persona che ha delle competenze e un background culturale diverso aiuta a uscire dalla propria testa, a concretizzare progetti che prima non erano realizzabili e a tirar fuori delle risorse inedite.

Saper delegare

Per me una nota dolente: non è proprio il mio forte, lo ammetto, ma conto di migliorare strada facendo.

Saper delegare implica fidarsi ciecamente, e ammettere che non esiste un unico modo di fare le cose. Significa arrivare a un risultato diverso, ma non per questo peggiore. O riconoscere che in certi casi l’altra persona può addirittura fare meglio di quello che avresti fatto tu! Terribile no? 😀

Ma il pro è che le incombenze possono essere suddivise, e sapere che dove non arriva una può arrivare l’altra è un sollievo, perché non sempre si riesce a stare dietro a tutto!

Eccoci!
© Syzy Studio

Gli strumenti per organizzarsi

Se già in solitaria è importante organizzarsi per lavorare bene, quando un lavoro coinvolge un’altra persona è vitale! Scegliere degli strumenti condivisi è importante, sia perché l’altra persona non può entrare nella nostra testa, sia perché è facile perdersi dei pezzi per strada, saltare una consegna o dimenticarsi una riunione.

Google Calendar

La prima cosa che abbiamo fatto quando abbiamo iniziato a collaborare è stato creare un calendario condiviso con Google Calendar per segnare impegni e appuntamenti condivisi e ricordarci pagamenti e scadenze.

Documenti Google

Con i documenti Google gestiamo il calendario editoriale per il blog e i social, scriviamo e correggiamo gli articoli, teniamo traccia delle nostre riunioni, facciamo i conti e ci appuntiamo idee da sviluppare in futuro.

Asana

Asana è lo strumento che ci aiuta a tenere le fila dei vari progetti a cui stiamo lavorando.

Si sviluppa per sezioni, task e subtask che posso assegnare a me stessa o a Laura. È possibile fissare una scadenza, con data e ora, inserire commenti e link per appuntarsi delle idee. Finché un task non viene completato rimarrà sia nella schermata del progetto che nella schermata inbox. Utilissimo per avere sempre sott’occhio cosa c’è da fare.

collaborazione-freelance-asana

Si può scegliere come visualizzare i task: sotto forma di schede (un po’ come in Trello), sotto forma di liste (la mia preferita), poi c’è il calendario e una sezione dedicata ai file allegati ai vari task. Se si naviga sul web usando Google Chrome è disponibile anche un’estensione che ti permette di salvare i link direttamente dalla pagina che stai visitando. Comodissimo.

Noi usiamo la versione gratuita e da browser, forse non ne stiamo ancora sfruttando tutte le potenzialità, ma già così ci è molto utile!

Agenda 

Gli strumenti digitali a me non bastano, ho spesso bisogno di scrivere a mano e ho la tendenza ad appuntarmi le cose un po’ dove capita, soprattutto su fogli di recupero volanti con l’altissimo rischio di perderli e dimenticarmene… 

Sto cercando di tenere a bada questa brutta abitudine utilizzando un’agenda cartacea, una classicissima Moleskine settimanale con spazio per scrivere e prendere appunti. Quindi da Asana estraggo i task, dal Google Calendar estraggo gli appuntamenti e li riporto anche sull’agenda cartacea. Potrà sembrare una perdita di tempo ma a me serve per fare ordine mentale.

Google Drive

In ultimo, non certo per importanza, c’è il favoloso Google Drive che usiamo come archivio condiviso. Abbiamo un account Google Workspace Essentials che con pochi euro al mese ci dà tutto lo spazio di cui abbiamo bisogno per salvare progetti, immagini e file suddivisi e organizzati. Abbiamo già creato millemila cartelle, ma almeno sappiamo che è tutto al sicuro lì dentro!

Evviva la Rete!

L’esperienza di lavorare con un’altra persona, per me è più che positiva. Come, del resto, quella di essere entrata a far parte della Rete, all’interno della quale tutta l’idea dello studio condiviso è nata e si è sviluppata e dove abbiamo conosciuto anche Bettina (ora la nostra vice leader) che si occupa di tutt’altro, ma con cui condividiamo volentieri la scrivania!

Non è nemmeno l’unico esempio di collaborazione proficua: ne è la prova la rubrica Sbocciano Collaborazioni, attiva sulla pagina Facebook del nazionale, che racconta di tutte le iniziative nate grazie alla Rete in tutta Italia.

Stai pensando di avviare una collaborazione con un’altra persona e hai qualche domanda? Oppure hai altri suggerimenti ed esperienze da condividere con noi? Scrivici nei commenti.


Se invece hai qualche curiosità sulla Rete al Femminile in generale, mandaci una mail!

Francesca Savino

Lavoro con professionisti e piccole imprese che vogliono cambiare punto di vista e dar forma alle proprie idee. Li aiuto a costruire un’immagine di sé e della propria attività chiara, credibile e riconoscibile (per sé e per gli altri). Lo faccio sviluppando progetti fotografici, alla ricerca di un senso che vada oltre il singolo scatto.

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