Biella

La creatività da sbloccare: dieci consigli per non farsi ingabbiare dall’ansia

La creatività si coltiva. Non è vero che o ce l’hai o sei perduto. Perché la creatività è un semino che va curato e apprezzato, va gestito, ma anche lasciato a crogiolarsi in tutte le fasi che incontra lungo il suo percorso. Il problema di chi fa un lavoro creativo è proprio la natura di questa caratteristica intrinseca della professione.

Perché essere creativi non vuol dire che un cliente ci chiede un claim, un prodotto grafico, una strategia e noi tac! La spariamo al volo senza quasi pensarci! Ci va una certa metodica, una nostra routine o cura personale, che ci permetta di essere produttivi anche quando non siamo sul pezzo al 100%. Non sempre siamo così immediate nell’elaborare un prodotto o un servizio. E non per mancanza di professionalità, ma perché la creatività va davvero arricchita e nutrita ogni giorno affinché sia efficace e pronta all’azione.

Quando la creatività si sente imprigionata

Cosa succede quando la nostra creatività si sente in qualche modo giù di corda o senza una via d’uscita? Ci sentiamo a disagio, non riusciamo ad essere produttive e ci impuntiamo sui pensieri negativi. STOP!

Qui è il momento di fermarsi e fare un bel respiro profondo. Meglio due o tre, già che ci siamo. Calma.

Ci sono molti metodi per far carburare la nostra creatività stanca. Ognuno di noi ha i propri, non è uguale per tutti. E, soprattutto, ognuno ha fasi di down creativi differenti.

Io, in questi anni, ho trovato e compilato un piccolo decalogo salvavita perché, lavorando tanto e spaziando molto, a volte mi ritrovo con le batterie scariche e ho paura di andare in tilt o di non essere efficace come vorrei.

Il decalogo salva creatività

  • Inizia la giornata con il saluto al sole. Sono una grande amante dello yoga. Il saluto al sole è una serie di asana che aiutano a far circolare ossigeno nel corpo e nella mente e ci sbloccano le energie. Se lo yoga non fa per te, puoi anche decidere di fare delle flessioni, di andare a correre, fare le pulizie di casa (sì, anche quelle fanno consumare calorie e ci fanno muovere!).
  • Crea una lista delle cose che apprezzi del cliente per il quale stai lavorando e/o del progetto che ti ha chiesto.
  • Fai un giro su Pinterest, per spunti, idee, per svagarti un pochino. Le immagini, i film, le mostre, i libri, tutto quello che ci nutre la mente ci aiuta a creare prodotti migliori.
  • Abbonati a Netflix. Lo so, non dovrei dire questo, ma fa parte sempre del consiglio Nutri la tua creatività con immagini. Con film, con documentari, con serie tv. Perché la mente si sbloccherà se si divertirà o si rilasserà.
  • Compra o scarica le carte della creatività! Per me sono state una bella scoperta. Ce ne sono di vario genere. Le più famose sono quelle create da Nicola Piepoli e Hubert Jaoui nel 1986. Ma ce ne sono di bellissime anche realizzate dal Politecnico di Milano, le Intuiti. Sono una sorta di Tarocchi per persone che operano nei campi della comunicazione della grafica, pubblicità, copywriting e altro.

Siamo a metà strada, cos’altro può aiutare la creatività?

  • Fai una bella passeggiata immerso nella natura, vai in piscina o in palestra. Il movimento smuove le endorfine!
  • Ritagliati un’ora di relax. Fai un bagno caldo, una doccia, un massaggio o un trattamento viso. Le coccole fanno bene e ci allontanano dall’ansia di prestazione.
  • Fai spuntini sani e nutrienti. Cioccolato fondente, noci e frutta essiccata, ovviamente in quantità contenute, possono migliorare il nostro umore.
  • Dedica 10 minuti al giorno a qualcosa che non hai mai fatto, come racconta Chiara Gamberale nel suo celebre libro Per dieci minuti.
  • Dedicati al giardinaggio. Le piante e i fiori sono un vero toccasana: molto zen come pratica, non richiede grandi capacità ma solo tanto amore!

E ora, a creatività, come ti senti?

Questi dieci consigli non sono da attuare tutti insieme tutti i giorni. Sono un piccolo elenco per farti capire che a volte la creatività ha solo bisogno di respirare e svagarsi per poter tornare a essere operativa! Siamo creative ma non siamo macchine e questo è il nostro valore aggiunto. Ognuna di noi crea attraverso i propri filtri: le proprie passioni, le proprie avventure e viaggi, il momento personale in cui siamo, la consapevolezza che abbiamo, gli spunti che abbiamo seguito e i nostri gusti.

Dobbiamo imparare a non essere troppo dure con noi stesse. A volte la nostra mente si rifiuta di collaborare perché non siamo nel momento giusto. Perché magari non è il progetto che fa per noi o non abbiamo capito cosa dobbiamo fare, o ancora perché non ci siamo date i giusti tempi. E lo so, anche io vivo con un planner e l’agenda molto cariche di impegni, però a volte, se non stacco, il mio cervello non mi viene in aiuto.

E tu, quali metodi hai trovato per non ingabbiare la tua creatività e permetterle di crescere rigogliosa?

Le condizioni per la creatività si devono intrecciare: bisogna concentrarsi. Accettare conflitti e tensioni. Rinascere ogni giorno. Provare un senso di sé.

Eric Fromm (psicoanalista, sociologo)

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Eugenia Brini

Sono una designer appassionata di soluzioni sostenibili, belle e buone! Progetto identità visive e insegno ad usare tool dinamici e creativi come Canva, essendo la prima Verified Global Canva Expert italiana al momento.

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