Biella

Preventivi online e offline: come fare un preventivo.

1991– 2017, un salto temporale di 26 anni dal giorno di apertura del mio laboratorio di restauro fino ad oggi. Quante cose sono cambiate? Quanto sono cambiata io?

Me lo domando spesso perché credo sia uno dei modi per rendere al meglio accettando i cambiamenti imposti dal progresso, quelli voluti e quelli personali.

Uno di questi cambiamenti, forse il più consistente, riguarda l’apertura del mio sito web e la naturale condivisione del lavoro in diverse parti d’Italia: i rapporti con i clienti non sono più solo reali e diretti, ma molto spesso virtuali. Nel 1991 la totalità dei clienti si presentava fisicamente nel mio laboratorio con l’oggetto da restaurare; oggi più del 60% dei clienti arrivano dal web, sono persone con le quali non ho contatti fisici ma comunico con loro attraverso chat, mail, messaggi e telefonate.

Nasce da sé che questo cambiamento è davvero epocale, un cambiamento che obbliga a importanti riflessioni; che impone, a chi propone un lavoro, un atteggiamento diverso nelle relazioni rispetto al faccia a faccia.

Oggi vorrei parlarvi dei preventivi e del diverso approccio tra preventivi online e offline.

Lo fate tutte il preventivo, vero?
Lo sapete fare tutte?


Cos’è un preventivo

Il preventivo è il “calcolo di previsione del costo di un determinato lavoro” (Treccani.it), ovvero è lo studio accurato della fattibilità di un lavoro, il calcolo dei materiali (ove necessari) e del tempo impiegato per il suo svolgimento.

Viene redatto su carta intestata, indicando la data in cui viene fatto. Questo semplice valore può sembrare inutile ma molto spesso alcuni preventivi vengono approvati dopo mesi, anche anni e deve essere tenuto in conto l’aumento del costo della vita, dei materiali, del costo orario rispetto al calcolo precedente.

A seguire l‘intestazione del cliente. Ricordiamoci che più dettagli inseriamo nel preventivo e maggiormente siamo professionali: un preventivo su di un foglietto di carta è molto naif ma il passo a considerarlo lavoro in nero è molto breve.

Il preventivo, per quanto riguarda gli artigiani, può essere di due tipi: a corpo o a forfait e a misura.

Il preventivo a corpo o a forfait è un preventivo di massima che determina con un solo valore il tempo e i materiali impiegati; il preventivo a misura calcola invece dettagliatamente la tipologia del lavoro dividendola per fasi, materiali impiegati e loro costo e il tempo necessario.

È utile ricordare che quando si contatta un artigiano per lavoro, si stipula il “contratto d’opera”, un contratto mediante il quale una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente (Wikipedia). Per lavori importanti questo contratto d’opera deve essere scritto e regolato tra le due parti, anche con l’intervento di un notaio; nella realtà più comune è un contratto non scritto ma etico, un protocollo di relazione tra cliente e artigiano, che, se rispettato, permette all’artigiano di acquisire fiducia e stima. Da cui naturalmente altro lavoro.

Come si prepara un preventivo

Il preventivo è uno dei momenti clou di un lavoro che serve non solo per dare al cliente una visione precisa dei tempi e del costo del lavoro, ma è anche un utile strumento per chi lo fa per dettagliare le varie fasi del lavoro. Questo può essere molto importante soprattutto per chi è alle prime armi: scrivere le varie fasi di lavoro, i tempi per ognuna, i materiali usati, il tempo stimato, è progettazione. E se hai progettato bene, il lavoro scorre meglio.
Io di solito parto da un preventivo cartaceo: studio l’oggetto da restaurare, le caratteristiche, i problemi e in sintesi descrivo le varie fasi di lavoro. Può sembrare scontato e certo non lo faccio per tutti i lavori, solo per quelli impegnativi, ma il vedere sulla carta il dettaglio mi aiuta a quantificare il tempo. Semplicemente poi sommo il tempo delle varie fasi, aggiungo il materiale e il preventivo è fatto.
Ricordiamoci di indicare se il costo è  con o senza IVA (per chi non ha altri contratti come la ritenuta d’acconto, ad esempio) per evitare malintesi al momento del pagamento: meglio una parola in più prima che mille dopo.
Il preventivo dovrebbe indicare anche i tempi di realizzazione, una presunta data di inizio e una di fine lavori. Come detto prima, alcuni accorgimenti sono fondamentali per lavori grandi, per quelli più piccoli basta solo la data del preventivo.

Costo e modalità di pagamento

Il costo preventivo può essere indicato o in una soluzione unica al fondo della descrizione o man mano che si affrontano descrizioni, tempi e materiali. È buona cosa indicarlo in numero e in lettere, per avere una doppia conferma. Questa abitudine è importante nel caso di preventivi scritti a mano, per non incorrere in incomprensioni; ora con i preventivi digitali si può anche solo indicare in numero.
Subito sotto, le modalità di pagamento: bonifico bancario (indica la banca di appoggio, l’iban meglio inserirlo in fattura), assegno, contanti.

È possibile richiedere un acconto per i materiali che dovranno essere acquistati o una caparra qualora il lavoro fosse importante o non si abbiano delle garanzie sul cliente.
Io sono solita non richiedere acconti; non esistono leggi specifiche se non l’esperienza.

Bene, il preventivo è fatto.
Ora rileggilo: mandare un preventivo con errori grammaticali non ci fa fare bella figura! E se avessi dimenticato uno zero?

Lascia al fondo uno spazio per la firma di accettazione: farsi qualche scrupolo in più non è peccato.

E tu come fai i tuoi preventivi? Hai consigli da chiedere? Suggerimenti?

Come dici? Non ho parlato dei preventivi online e offline? Vero, lo farò nel mio prossimo post, prima esercitati a scrivere preventivi, ci vediamo tra qualche settimana.

Chiara Lorenzetti

Restauro ceramiche, oggetti in legno policromi e dorati, bambole. Pratico l'arte Kintsugi originale giapponese.

Ti potrebbero interessare:

5 oggetti che una freelance deve avere

Cinque oggetti che non possono mancare ad una freelance

Parliamoci chiaro, noi donne freelance siamo sempre di corsa. Tra impegni lavorativi e di vita personale… non ci vediamo più…

Leggi tutto »
Gestire il rapporto con i clienti

Come ti rapporti ai tuoi clienti?

La libera professione, va da sé, oltre che di talento, creatività, tempo e dedizione, si nutre della relazione coi clienti.…

Leggi tutto »
mamma_freelance_consigli

Il tempo di essere mamma (freelance)

Una cosa che ho sempre saputo è che un giorno sarei diventata mamma. Era da tanto che lo desideravo e…

Leggi tutto »