Biella

Quando i dati diventano visivamente belli!

I dati stanno diventando sempre più i protagonisti della nostra quotidianità: utili per capire i cambiamenti attorno a noi, per raccontare i brand, per far emergere obiettivi professionali o spiegare situazioni e scelte attraverso immagini e non solo parole. 

Il mondo dei numeri viene compreso in maniera più diretta rispetto a quello delle parole, è un dato di fatto. Leggere “Il 60% di quello che racconti non verrà ricordato” rispetto a “La maggior parte di quello che racconti non verrà ascoltato” ci riporta un’idea diversa, più puntuale dell’argomento. Tutto questo si riassume in un concetto: la visualizzazione dei dati o data visualization.

Cosa si intende per Visualizzazione dei dati?

Quando parliamo di Visualizzazione dei dati intendiamo la rappresentazione grafica di informazioni e dati. Grazie all’uso di elementi visivi, quali diagrammi, grafici e mappe, si possono creare soluzioni efficaci che raccontano in maniera più nitida una situazione e ne agevolano la lettura. Una buona visualizzazione aiuta a comprendere meglio tendenze, valori e ricorrenze, a studiare soluzioni dopo averne compreso il reale valore e peso.

La visualizzazione aiuta a interiorizzare al meglio, ma anche a memorizzare informazioni essenziali in maniera rapida. Siamo animali che usano i 5 sensi: la vista è quella più immediata. 

Visualizzare fa rima con analizzare

Questa modalità di raccontare non è nuova, anzi, ma sta prendendo sempre più spazio in una società che necessita di velocità e precisione. La rappresentazione dei dati ha un ruolo fondamentale per influenzare le decisioni e le scelte. Perché non si tratta solo di mostrare i dati esteticamente “belli”, ma di renderli comprensibili e utili al fine di operare scelte o far comprendere meglio tutto il racconto che c’è dietro a quelle forme. 

Quindi estrapolare i dati è essenziale, comprenderli e manipolarli in modo che diventino interessanti per chi li legge è un processo che richiede un mix di competenze. Capacità creative, certo, ma anche di sintesi, minimalismo, sensibilità verso chi questi dati dovrà in qualche modo assimilarli e macinarli per farli entrare nella propria mente. Si è creato un vero filone di studio e di lavori che ne indagano il potenziale ogni giorno. E come designer scopro ogni giorno qualcosa di questa disciplina che mi sta coinvolgendo e affascinando, che può arricchire non solo il mio lavoro, ma anche quello dei miei clienti e collaboratori. 

@http://www.aigsinsights.co.za/component/easyblog/draw-me-a-picture-5-data-visualisation-best-practices-2?Itemid=1332

La creatività al servizio dei dati

I nostri occhi e mente, si sa, sono attratti da colori e forme, da schemi, da ripetizioni, da situazioni ordinate che facilitano la lettura, senza annoiarla. 

La disposizione spaziale degli oggetti visivi è davvero importante, perché si tende a porre maggiore attenzione, ad esempio, ad elementi che si trovano in altro rispetto a quelli in basso. Lo sguardo va prima a sinistra poi a destra. Ci sono regole da tenere conto, non come limite, ma come spunto per poter creare delle tavole efficaci e di facile lettura.

La visualizzazione dei dati è ormai una vera forma d’arte che ha come obiettivo principale quello di attirare l’attenzione di chi legge, aiutarlo e guidarlo nella lettura che quei dati racchiudono in sé.

I dati, finalmente, scoprono la propria potenzialità: quella di raccontare storie e non fredde realtà.

Img @ https://www.open.online/2020/02/06/dati-eurostat-smart-working-in-italia/ Questa immagine racconta lo Smartworking in Europa durante questo periodo di Lockdown. Noi ne abbiamo parlato grazie alla nostra Carolina Masieri in un articolo che ci aiuta a organizzarci durante periodi così intensi (articolo

Bisogna quindi progettare bene in modo che si crei quel delicato equilibrio tra forma e funzione, tanto importante quanto essenziale in questo caso. 

Lo usano i giornali, come il Corriere della sera che ha creato uno spazio virtuale per parlare dell’articolato (e spesso colorato) mondo della visualizzazione dei dati; lo usano anche le riviste come Wired, una delle prime ad aver creato infografiche dinamiche, super colorate e di grande impatto comunicativo. Tempo fa nacque una piattaforma molto usata dai professionisti per creare infografiche e per aiutare i dati per uno storytelling più contemporaneo: visual.ly.

Visualizzazione dati @NASA https://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?feature=3451

Due donne: come l’informational designer si tinge di rosa

In questo clima così digitale e creativo non potevano non emergere figure come quella di Giorgia Lupi e di Federica Frangapane che ricavano i dati e li ridonano al mondo in forme nuove, complesse e armoniose. 

Giorgia Lupi si autodefinisce una information designer e avvocatessa di un umanesimo dei dati! Organizza eventi, ha pure pubblicato un libro che bramo da tempo, Osserva, raccogli, disegna! Un diario visivo. Scopri i pattern nella tua vita quotidiana nel quale raccontare la nostra vita ad un ritmo diverso, più nostro, più vero, colorato e dinamico. Uno sguardo nuovo e pittoresco della rappresentazione dei dati. E proprio Wired, che parla spesso dei dati, in uno degli ultimi articoli ha portato l’attenzione sulla possibilità dell’analisi dei dati come fulcro per la creazione di un nuovo umanesimo, grazie alla lucida analisi di questa meravigliosa designer. 

Federica Frangapane mi ha colpita grazie ad un bellissimo speech a TedX Verona del 2019. Vedere con gli occhi e con la mente. Adoro le sue tavole che stanno vincendo premi e sono ormai sulle pagine di giornali e portali molto importanti italiani e non.

Queste donne danno voce ai dati, perché dietro ai dati ci sono delle persone vere.

Se la visualizzazione dei dati ti ha incuriosito, ti consiglio il corso di Data visualization di  Ninja marketing perché è davvero stimolante e ti guiderà nell’arte dello storytelling visivo. 

@eugeniabrini design by canva.com

Eugenia Brini

Sono una designer appassionata di soluzioni sostenibili, belle e buone! Progetto identità visive e insegno ad usare tool dinamici e creativi come Canva, essendo la prima Verified Global Canva Expert italiana al momento.

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