Biella

Essere mamma freelance: la mia esperienza

Oggi voglio raccontarti di come io, lavoratrice freelance senza sosta, mi sia ritrovata con una piccola e bellissima creatura da crescere e di come sia riuscita a gestire vita e lavoro, nonostante le notti insonni e la voglia di lasciare tutto.

5 oggetti più di tutti mi hanno aiutato a rimettere mano alla mia attività, alle mie abitudini e alla mia nuova “carica”, quella di mamma coccolosa e apprensiva. Mi hanno aiutato a buttare fuori, dalla mia testa super macchinosa, tutto quello che ho provato nei primi mesi di vita di Emma, tutto quello che avevo paura di perdere e che invece con la fatica e con orgoglio, sono riuscita a tenere strette a me.

Infine mi hanno aiutato a prendere controllo degli eventi e a capire realmente dove stavo andando. Ovvio, la strada è diversa per tutti, ma raccontare un’esperienza e dare qualche consiglio disinteressato può solo fare del bene.

Prima di tutto la verità

Da quando sono diventata mamma ho imparato ad aprire il mio cuore e ho deciso che da oggi, volente o nolente, avrei solo detto la verità. Avrei imparato a confrontarmi con chi sta seguendo la mia stessa strada, senza veli e soprattutto senza ipocrisia. 

Il mondo delle mamme freelance oggi non ha bisogno di apparenza, di consigli superficiali o di menzogne, ma di conforto, racconti senza filtri e sorrisi, tanti sorrisi.

Non posso e non voglio nascondermi dietro ad una maschera che in realtà mi sta stretta e, a chi mi chiede, posso solo raccontare che la strada è in salita, che è normale sentirsi sopraffatte da sentimenti che ci portano a giornate di euforia alternate ad altre di completa solitudine; non posso nascondermi dietro al fatto che il lavoro è parte di me e che no, non ci posso rinunciare, per nulla al mondo.

Perciò mi sono sforzata di trovare un metodo, qualcosa che mi consentisse di tenere stretto a me ciò che più di tutto mi fa battere il cuore e che è in grado di farmi sentire bene, la mia bimba e il mio lavoro.

Non correre, piano piano tutto torna

Per quanto mi riguarda, essere una mamma freelance vuol dire avere ben chiari i propri obiettivi, studiare attentamente come raggiungerli e pianificare con cura tutto il tempo che si ha a disposizione.

Con questa logica ho affrontato i primi mesi da mamma freelance e, sempre su questa linea, continuo a programmare tutte le mie giornate. La sensazione di affanno, l’impressione di dover sempre correre e di non arrivare mai, unita a tutte le informazioni che non potevo permettermi di dimenticare, mi hanno spinta a cercare degli oggetti che mi avrebbero aiutato nella vita di tutti i giorni.

Non parlo di soluzioni digitali o di prodotti di tendenza, ma parlo di cose pratiche e funzionali, perché di questo noi mamme freelance abbiamo bisogno. Un foglio bianco sul quale scaricare tutta la nostra tensione accumulata, una visione più ampia sulle ore a disposizione per lavorare e un po’ di tempo da dedicare esclusivamente al bene più prezioso che possediamo.

5 oggetti per una mamma freelance: la mia esperienza

Potrebbero sembrarti scontati, ma per il mio metodo li ho trovati assolutamente indispesabili.

Lavagna per la lista della spesa

Spesso quando mi trovo in cucina, vuoi per cucinare o per sistemare, prendo nota di ciò che manca e che devo assolutamente acquistare. Non penso solo  alla dispensa ma a tutto quello che può servire in casa o per il lavoro.

Purtroppo il più delle volte mi ritrovo senza il cellulare tra le mani e quindi senza l’aiuto di nessuna applicazione. In questo caso viva la moda vecchia: procurati una semplice lavagna, pratica e funzionale. Immaginati due colonne, una serve a segnare tutto ciò che è riferito alla casa, dal cibo ai prodotti per la pulizia; l’altra è da dedicare interamente al nuovo piccolo arrivato che sì, ha proprio bisogno di una colonna tutta per sé. Se devi uscire per fare la spesa puoi trascrivere tutto su un foglietto o fare una foto.

Planning settimanale

Deve essere sempre con te, deve seguirti ovunque. Sceglilo di una dimensione comoda che ti consenta di metterlo in borsa. Io ci segno tutto, ma proprio tutto, dagli appuntamenti di lavoro agli orari dell’asilo e gli incontri con gli amici.

Lo trovo comodo, tutti i giorni alla mattina la apro e lo posiziono sul bancone della cucina per avere  sott’occhio la programmazione della giornata. Una volta al lavoro, tengo il mio planning sulla scrivania per segnarmi i nuovi appuntamenti fissati rispettando quello che è il ritmo che voglio dare alla settimana.

To do list

Ti allego il modello To do list ufficio – parte operativa che uso io; è molto semplice in realtà e puoi riprodurlo tranquillamente su un qualsiasi foglio bianco. Non si tratta di una versione giornaliera o settimanale, in realtà in queste colonne, suddivise per settori nei quali vado a operare, riporto tutto ciò che devo fare per raggiungere l’obiettivo finale. E con tutto mi riferisco a tutto quanto: dalle azioni immediate, ai lavori più complessi e agli interventi a lunga data.

Così facendo, per ogni lavoro non mi perdo nulla e ogni settimana ho ben chiaro cosa posso fare per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Agenda giornaliera

Qui segno cosa devo fare durante la giornata. Mi aiuta a concentrarmi e quando si è mamme con un attività spesso la concentrazione manca. Siamo troppo prese dalla lista infinita e interminabile di cose da fare che non riusciamo a immergerci in qualcosa nello specifico per iniziare a smaltirla. Starai pensando che è l’ennesimo oggetto non digitale che ti presento ma io credo davvero che la carta molte volte sia più una cura che uno strumento. Scrivere e annotarsi tutto è una pratica distensiva, in grado di alleggerire e liberare la mia mente. Mi permette di scaricare la tensione e di concentrarmi su ciò che è veramente importante.

Fascia porta bebè

Per quanto mi riguarda è stata la mia salvezza. Con la fascia puoi tenere stretta a te il tuo piccolo e nel frattempo gestire piccoli impegni e svolgere qualche facile mansione.

Riuscire a fare il proprio lavoro, seppur nel suo piccolo, portando con sé il proprio bimbo in grembo ti riempie il cuore di gioia e ti convince, passo dopo passo, che questa è la strada giusta. Un suggerimento che posso darti è quello di incontrare una consulente babywearing per valutare insieme a lei quale supporto fa per te, quale posizione preferite tu e il tuo bambino.

Da mamma a mamma

Infine voglio consigliarti un’ultima cosa, si tratta di qualcosa che non puoi comprare, che non trovi in giro perché non è nulla di fisico, non è un oggetto. Si tratta del tuo istinto, del tuo nuovo istinto da donna madre. Ascoltalo sempre, seguilo e mettilo al primo posto perché ti assicuro che in ogni caso è la soluzione migliore.

La tua vita personale e la tua vita lavorativa sono nelle tue mani, sei perfettamente in grado di gestire tutto, devi solo trovare il tuo metodo e ascoltare che cosa ti dice il tuo corpo.

Sara Togni

Realizzo la casa dei tuoi sogni, sia che si tratti di una ristrutturazione sia di un semplice progetto di restyling.

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