Biella

Fotografare un ambiente. Aprire le porte della propria attività per mettersi in relazione.

Se hai mai cercato uno spazio dove vivere, lavorare o andare in vacanza ti sarai resa conto di quanto siano importanti le fotografie per iniziare a immaginare, sognare e, soprattutto, scegliere con maggiore consapevolezza.

Eppure la maggior parte delle volte gli annunci che si trovano in giro sono davvero poco curati dal punto di vista visivo. E non solo.

La domanda è: perché?

Le giuste immagini sanno come valorizzare qualsiasi spazio, anche il più piccolo. Perché trascurarle e ignorare il loro potere?

Siti come Airbnb o Idealista danno buoni consigli per migliorare le immagini dell’abitazione che vuoi mettere in affitto o vendere e ti offrono la possibilità di richiedere un servizio fotografico professionale per il tuo annuncio.

Le immagini di interni non sono utili solo a chi opera nel campo immobiliare o a chi gestisce una struttura ricettiva, ma possono esserlo anche per te, cara freelance!

Accorciare le distanze

Mostrare e condividere immagini del tuo spazio di lavoro è un modo per coinvolgere il cliente e permettergli di immaginarsi all’interno del tuo studio, negozio o laboratorio. Se gli piace quello che vede proverà sicuramente il desiderio di venire a trovarti! È un modo per stabilire un contatto prima della vendita, per fargli capire dove nascono le tue creazioni o dove si svolgerà la consulenza che fornisci.

Si tratta di accorciare le distanze, mettersi in relazione. Di consentire alle persone di conoscerti un po’ di più. Questo le rassicurerà: sapranno cosa aspettarsi da te. Perché il modo di arredare un ambiente e gli oggetti di cui ci circondiamo raccontano molto.

Non improvvisare!

Tanto una buona immagine può rendere invitante l’ambiente quanto uno scatto sbagliato può sortire l’effetto opposto. Ecco perché sono tanto importanti.

Premettendo che ogni spazio ha le sue caratteristiche e andrebbe valutato nella sua specificità, oggi voglio comunque darti alcune regole generiche ma fondamentali per ottenere buone immagini dal punto di vista formale.

Illuminazione

È importante che l’ambiente che vuoi fotografare sia ben illuminato. Un ambiente luminoso dà subito l’impressione di essere più spazioso, pulito e ordinato. Il momento ideale è il mattino quando la luce che entra dalla finestra è più morbida, meglio ancora se filtrata da delle tende chiare.

Ricorda che la luce del giorno può variare molto a seconda dell’ora e delle condizioni atmosferiche. Per esempio: la luce al mattino presenta tonalità più fredde, cioè tendenti all’azzurro, rispetto alla luce del tramonto che tende, invece, al rosso.

Anche le fonti di illuminazione artificiale presentano una temperatura colore diversa fra loro.

Per ottenere un’immagine dai toni naturali ed evitare fastidiose dominanti cromatiche blu o gialle, è opportuno effettuare il bilanciamento del bianco.

Il bilanciamento del bianco: cos’è e come si fa

La maggior parte delle fotocamere digitali offre la possibilità di modificare le impostazioni del bilanciamento del bianco (WB, dall’inglese White Balance). Puoi scegliere un’impostazione automatica (AWB), preimpostata o personale.

Le impostazioni predefinite, nella maggior parte dei casi, ti permetteranno di ottenere buoni risultati.

  • Luce diurna: sceglila se la luce solare colpisce direttamente la zona che stai fotografando.
  • Ombra: sceglila se la scena che stai fotografando non è colpita direttamente dal sole.
  • Nuvoloso: opzione utile per compensare le dominanti blu in tutti quei casi in cui il cielo è coperto dalle nuvole.
  • Tungsteno: adatta se la stanza è illuminata dalle tradizionali lampadine a incandescenza.
  • Fluorescente: da usare se ti trovi in presenza di luci neon.
  • Flash: nel caso utilizzi lampade flash. La temperatura colore è comunque molto vicina a quella della luce solare. Ti consiglio di evitare il flash frontale che “appiattisce” l’immagine e rende l’ambiente poco invitante.
  • Personal: la macchina fotografica tara il bianco su uno scatto che le suggerisci tu. Fai così: fotografa un foglio bianco (con esposizione corretta) nella condizione di luce in cui ti trovi, seleziona l’opzione personalizzata e scegli lo scatto che verrà preso da esempio per tutti gli altri.
  • K: sta per Kelvin, l’unità di misura scelta per misurare la temperatura della sorgente luminosa. Scegliendo questa opzione puoi impostare manualmente la temperatura colore desiderata.

Linee dritte

Nella composizione dell’immagine presta molta attenzione alle linee verticali di pareti e mobili e a quelle orizzontali di pavimento e soffitto. Mantieni la fotocamera parallela all’orizzonte e perpendicolare al suolo senza inclinarla né verso l’alto né verso il basso; altrimenti gli elementi orizzontali sembreranno in discesa e le linee verticali convergeranno creando sgradevoli distorsioni.

Nitidezza e dettagli

Le immagini devono essere nitide e dettagliate, quindi assolutamente non mosse e sfocate. Puoi aiutarti appoggiando la fotocamera o, meglio ancora, ricorrendo all’uso di un treppiede.

Per regalare profondità all’ambiente o portare l’attenzione su un particolare, puoi mettere bene a fuoco il soggetto in primo piano e sfocare tutto il resto; oppure puoi comporre l’immagine disponendo gli elementi su diversi piani prospettici.

Ordine e pulizia

La scena che vuoi riprendere non deve essere claustrofobica. Mobili e oggetti non devono risultare sovrapposti. Cerca un buon bilanciamento tra spazi pieni e vuoti.

Nel caso la stanza abbia dimensioni ridotte, scatta posizionandoti in un angolo per renderla ariosa.

Se invece l’ambiente è molto grande, per restituire una visione completa dello spazio, puoi eseguire più scatti da diverse angolazioni.

Mi raccomando, le superfici devono essere pulite e sgombre da elementi di disturbo; poni quindi molta attenzione agli oggetti in vista: se sono troppi, distraggono e creano confusione.

Questo certo non significa che l’ambiente debba essere asettico. Pochi ma giusti elementi conferiscono carattere e rendono l’ambiente accogliente.

Ottimi un cesto di frutta fresca, una pila ordinata di riviste, un mazzo di fiori o una pianta. Nascondi, invece, la borsa del computer o le chiavi di casa.

Persone

Come per gli oggetti, anche la presenza delle persone deve essere controllata. L’elemento umano non è da disdegnare se si vuole movimentare la scena ed evitare il senso di abbandono e spaesamento che si prova negli spazi vuoti e per dare un’idea di come la persona si relaziona all’ambiente.

Ti sei mai chiesta come può essere visto il tuo spazio dall’esterno?

Metterti nei panni del cliente e dargli la possibilità di curiosare è utile per offrirgli un’esperienza positiva e raccontargli un po’ di te.

Francesca Savino

Lavoro con professionisti e piccole imprese che vogliono cambiare punto di vista e dar forma alle proprie idee. Li aiuto a costruire un’immagine di sé e della propria attività chiara, credibile e riconoscibile (per sé e per gli altri). Lo faccio sviluppando progetti fotografici, alla ricerca di un senso che vada oltre il singolo scatto.

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