Intrecci di passione: la storia di Alessandra

intrecci di passione

Oggi la nostra rubrica The BRAVE ospita Alessandra Salino, disegnatrice tessile e appassionata di tessuti. La sua storia ci racconta la capacità di reinventarsi per seguire con tenacia le proprie passioni.

Ciao Alessandra, raccontaci chi sei e qual è la tua storia.

Ciao a tutte, sono Alessandra, appassionata di tessuti e disegnatrice tessile.
Fin da piccola amavo trascorrere ore a tagliare e cucire vestiti per le mie Barbie usando la vecchia Singer che mia madre, sarta, mi aveva insegnato ad usare.

La mia passione per i colori, i disegni e i vestiti mi accompagnò anche durante gli anni della scuola, tanto che, concluse le medie, i miei genitori mi consigliarono di scegliere la via dell’istituto tecnico industriale con indirizzo tessile.

Come è stato il tuo ingresso nel mondo del lavoro?

Questo percorso di studi mi ha garantito un immediato ingresso nel mondo del lavoro: erano gli anni Ottanta, anni che oggi vedo come ricchi e felici, dove bastava avere buona volontà e intelligenza e il lavoro ti saltava in braccio! 

Iniziai da subito a lavorare come aiuto disegnatore in una bellissima azienda che, purtroppo, oggi non esiste più. Per trent’anni mi divertii a combinare filati e colori, creando tessuti a righe e a quadri, scozzesi, principe di Galles e pied de poule, occhi di pernice e spine di pesce, che si sarebbero poi trasformati in giacche, pantaloni o cappotti per uomo e per donna.

Diventai disegnatore responsabile e il mio gusto caratterizzò lo stile dell’azienda dove lavoravo. Viaggiai molto tra Italia, Europa e Stati Uniti mostrando le mie idee e creazioni e ricevetti anche molte manifestazioni di stima e apprezzamenti.

Non scorderò mai la telefonata del sig. Etro che si complimentò per il gusto che avevo avuto nella scelta dei colori per uno studio esclusivo realizzato per la loro griffe.

Cosa ti ha spinto a diventare freelance, dopo tanti anni in azienda?

All’alba dei 50 anni, nel 2012, anno apocalittico secondo il noto calendario Maya, avviene la svolta.
La crisi economica, le difficoltà del settore e una certa mia delusione e insoddisfazione per l’ambiente professionale in cui mi trovavo, mi spinsero a chiudere questo capitolo della mia vita con molta sofferenza e qualche timore.

Nonostante questo continuavo a ripetermi che non potevo smettere di creare tessuti: era la mia passione e non volevo buttare la mia esperienza. Ma bisognava farlo in un modo nuovo, attraverso un percorso non convenzionale.
Mi misi al lavoro e, dopo un anno di riflessioni, ricerche e contatti, trovai la mia nuova strada.
Attraverso i social media, conobbi altre persone simili a me, tra cui un giovane artigiano costruttore di telai manuali. Lo volli incontrare di persona e acquistai uno dei suoi telai.
Imparai la tecnica della tessitura manuale studiando e provando, osservando e sbagliando.

Ora finalmente potevo disegnare e tessere da sola le mie creazioni.

Creai un mio piccolo campionario di tessuti fatti a mano e iniziai a visitare molti professionisti in cerca di consulenze. Poi mi venne offerta una nuova possibilità: insegnare progettazione e collezione tessuti.

Il mio ex istituto superiore, proprio quello in cui avevo conseguito il diploma di Perito Tessile, aveva istituito un nuovo corso per Diploma di Tecnico Superiore ed era alla ricerca di docenti provenienti dal mondo del lavoro, con un po’ di anni d’esperienza. Fui subito affascinata dalla prospettiva di poter mettere a disposizione dei giovani le mie conoscenze: dare spazio alle nuove generazioni con la mente più fresca della mia!
Così, con la mia partita iva fresca fresca, iniziai la nuova avventura da Designer freelance.

Oggi come ti definiresti? Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Oggi collaboro come docente per corsi di formazione professionale in diversi istituti e seguo laboratori didattici per bambini: chissà che proprio loro possano diventare i designer del futuro per la nostra terra biellese, sofferente ma sempre attiva!
Nel laboratorio che ho costruito in mezzo al mio giardino, incontro persone appassionate che vengono a conoscere il mio modo di lavorare e che frequentano i miei workshop di tessitura manuale. Là nascono nuove collaborazioni e dalla mia testa escono continuamente nuove idee tessili. Ricerco sempre materiali pregiati in fibre naturali, in particolare filati realizzati a mano da altre persone che, come me, credono nell’artigianalità, nella produzione sostenibile e unica. Anche i colori sono spesso frutto di tinture vegetali che ho imparato a fare utilizzando ciò che offre il mio giardino.

Infine continuo a studiare: tecniche di tessitura, tecniche di stampa vegetale e tintura naturale, ripasso la composizione e nomenclature tessili, osservo i lavori di altri artisti tessili più esperti e bravi di me.

Oggi mi posso definire un’appassionata designer tessile che crea accessori moda tessuti a mano, che diffonde la passione per l’handmade, che trasmette ciò che ha imparato in tanti anni di vita immersa tra rocche di filo e pezze di stoffa. Una nuova Alessandra, che non rimpiange il passato, ma è proiettata verso il futuro.

Che ruolo ha avuto la Rete al Femminile nella tua trasformazione in freelance?

Ho visto nascere la Rete al Femminile di Biella e compiere i suoi primi passi nell’autunno del 2014. In quel periodo ero in contatto con il SellaLab e con Milena Maffei che mi aveva contattato per organizzare una serie di corsi di tessitura manuale. Così, quando Milena ha deciso di dare vita alla nostra associazione, mi ha subito coinvolta e ho aderito immediatamente.

Nella Rete ho trovato tante amiche e tanti stimoli: vedere professioni così diverse tra loro, poter dialogare e confrontarsi insieme, è stato per me qualcosa di nuovo e arricchente. Io che, per tanti anni, avevo vissuto esclusivamente nel mondo tessile e non avevo un focus diverso.

Inoltre poter proporre e far testare ad un gruppo di amiche fidate i propri prodotti e servizi, mi ha aiutato ad avere una visione più ampia e dinamica del mio lavoro e delle mie competenze!

Cosa significa per te essere The BRAVE?

Per me essere The BRAVE significa non restare mai indietro e non temere il cambiamento.
Farsi guidare sempre dalle proprie passioni e non darsi mai per vinte.

Link e contatti

Sito web: https://bleupomdesign.jimdo.com/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/bleupom/
Profilo Instagram: https://www.instagram.com/bleupomdesign/

Ti piacerebbe partecipare a questa rubrica con la tua storia?

Leggi le storie delle altre impavide biellesi e se vuoi candidati al prossimo post: mandami una mail a roberta.defassi@gmail.com e lasciami un tuo recapito. Ci incontreremo per un bella chiacchierata e insieme troveremo le parole per raccontare la tua storia.

A presto!

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Rete al Femminile

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