Biella

Il paradosso dell’organizzazione. Quando la tua giornata ha tutto il potenziale per essere ben organizzata, ma non sai come andrà

Ogni mattina, appena apri gli occhi, non sai come andrà la tua giornata e hai la sensazione che sarà sempre una corsa contro il tempo, ma, in quel momento, è contemporaneamente sia organizzata che disorganizzata.

Un po’ come l’esperimento mentale di Schrödinger che presenta un gatto che, apparentemente, si trova nella condizione di essere sia vivo che morto nello stesso momento quando inserito in un sistema che potrebbe essergli letale, oppure no.

Ho scoperto questo paradosso guardando la serie TV Big Bang Theory, di cui sono grande fan. Non certo perché sia una scienziata, eh! L’ho trovato affascinante e, approfondendo, ho riflettuto molto su quanto margine di incidenza abbiamo sulla nostra realtà e su come possiamo interpretarla.

Ok, lasciando da parte questa divagazione sulle teorie quantistiche, torniamo alla vita di noi freelance alle prese con la gestione del tempo.

Di fatto, ogni mattina, quando ti svegli, non puoi sapere cosa succederà e non tutto dipenderà da te, ma, grazie al super potere dell’organizzazione puoi agire in modo strategico per andare nella direzione che desideri.

“Non possiamo controllare il vento, ma possiamo dirigere le vele”

Per me, una giornata che va nel verso giusto, è quella in cui mi sento all’incirca così:

  • inizio con un’ottima dose di energia, mi sento pronta e carica, ma anche serena e con la mente lucida e senza ansie;
  • per tutto il giorno non mi sento in affanno o in apnea per mancanza di tempo, ho ben chiare le mie priorità e tutto scorre in modo fluido;
  • arrivo a sera con ancora una dose di energia sufficiente per chiudere la giornata come voglio, senza trascurare ciò che per me è importante.

Che ne dici? Piacerebbe anche a te?

Partendo dal presupposto che scegli tu quali azioni compiere per andare in questa direzione, anziché lasciare che siano le azioni a prendere il sopravvento su di te, ho immaginato di scorrere idealmente una giornata qualsiasi e individuare alcune buone abitudini che aiutano a “dirigere le vele”.

Inizia dal nutrimento

Dalla mia esperienza ti posso dire che iniziare la giornata partendo dalle attenzioni che rivolgi a te stessa, anziché a tutto il resto del mondo, fa una differenza notevole sull’andamento di tutta la giornata. Evita quindi di utilizzare il cellulare come prima cosa perché facendo così stai regalando a chi c’è dall’altra parte dello schermo la tua prima energia della giornata. Dopo una notte di sonno ristoratore (come dovrebbe essere) alzati pensando al nutrimento.

Nutrimento per il corpo

Attraverso la colazione, ma anche bevendo tanta acqua nel corso della giornata, organizzando pasti e spuntini per mangiare in modo sano (preparando ad esempio in un unico momento quantità abbondanti da poi suddividere in porzioni da consumare nei momenti in cui hai meno tempo), facendo movimento.

Nutrimento per la mente e l’anima

Come? Attraverso un’attività che ti faccia sentire bene, ti permetta di fare il pieno di energia, ti dia una grande soddisfazione, lasci spazio alla creatività e sciolga le tensioni per affrontare eventuali imprevisti o scocciature.

Io, per esempio, faccio colazione guardando un TED Talks o ascoltando un podcast o un video formativo e, prima o dopo, mi prendo qualche minuto per meditare o anche solo per starmene in silenzio a coccolare la mia gatta, così, senza troppe pretese.

A volte ci lasciamo scoraggiare convinte che ci si debba alzare per forza all’alba per dedicare chissà quante ore a noi stesse altrimenti non siamo brave a organizzarci. Non è vero, non c’è un modo unico e universale, trova le tue regole per nutrire te stessa come preferisci, rispettando te stessa e i tuoi ritmi e farà bene a tutto il resto della giornata.

Rispetta i tuoi tempi e i tuoi spazi

Se lavori da casa, la tentazione di passare dal letto, al tavolo della colazione, alla scrivania restando in pigiama è forte, gli spazi e i tempi si confondono e stai dicendo a te stessa che non c’è nessun confine, né fisico, né mentale tra tutti questi passaggi. Mentre tu lo vuoi mettere questo confine, giusto? Dichiara i tuoi intenti vestendoti come se dovessi andare in ufficio (oppure valuta la possibilità di andarci davvero, magari presso un coworking) o comunque gestendo ogni attività e ogni spazio in base alla sua destinazione d’uso che tu hai stabilito.

Metti un confine, sia fisico che mentale

Significa metterlo anche tra te e la tua finestra virtuale sul mondo: il tuo smartphone. Lavorare con un occhio sempre sul tuo cellulare (o sui social, o sulle mail…) vuol dire essere sempre a disposizione di tutti in qualunque momento, dare spazio alle intrusioni e non riuscire più a  distinguere il tempo della concentrazione da quello della distrazione. La distrazione ti fa sprecare una quantità di tempo impressionante, ti trascina nella procrastinazione e non ti difende dal multitasking. Per evitare tutto questo basta fare tua un’abitudine semplicissima: metti via quel cellulare! Spegnilo o mettilo in modalità aereo, ma soprattutto rendi più difficile recuperarlo: ritirandolo in borsa o mettendolo in un’altra stanza e stabilisci degli orari che vadano bene a te per controllare le notifiche, essere reperibile alle chiamate, rispondere alle mail.

C’è un tempo per tutto: c’è un tempo per lavorare concentrata e c’è un tempo per staccare e ricaricarti. 

Come dico sempre: il tempo non lo puoi gestire perché le ore in una giornata sono sempre ventiquattro, ma puoi gestire i tuoi livelli di energia che ti permettono di fare ciò che ritieni importante.

Gestisci l’energia

Ma come si fa a gestire l’energia?

  • Con la consapevolezza di quanta energia hai e di quanta te ne serve;
  • imparando a non sprecarla su attività che non ti sono utili;
  • trovando il tuo equilibrio tra attività e riposo.

Lavorare senza sosta, per senso del dovere, non ti rende più efficiente, ma solo una professionista più stanca e, a lungo andare, la tua lucidità e i tuoi livelli di concentrazione ne risentiranno.

Hai mai pensato a quanto tempo perdi quando sei affaticata e ci metti il doppio del tempo a fare qualcosa che invece potresti finire prima? Hai mai pensato al rischio in cui ti stai mettendo quando, per stanchezza, puoi fare molti più errori perdendo tempo per rimediare (sempre che tu possa farlo)?

La prossima volta che ti senti stanca o oppressa, riposa, o esci e divertiti.

Una pausa non ucciderà tutto il lavoro fatto finora. Ripartirai con più carica, più concentrazione e finirai con più soddisfazione perché i tuoi risultati saranno migliori.

L’ideale è che tu metta impegno nel creare flussi di lavoro che seguano dei passaggi che tu hai impostato (routine, sistemi automatizzati o attività che raggruppi per tipologia simile). Per avere più tempo dopo, è necessario investirne prima.

Finisci con gentilezza

Le urgenze, gli imprevisti, le scadenze, le mail e le chiamate inaspettate sono sempre in agguato e fuori dal tuo controllo. Non farti trovare impreparata.

Se prendi l’abitudine di finire la tua giornata chiudendo le attività che hai lasciato in sospeso e pianificando quelle della giornata successiva, sarà molto più facile. Potresti provare a:

  • andare a dormire senza pensieri che ti tormentano e riposare meglio;
  • svegliarti con le idee chiare di cosa ti aspetta e trovare la giusta motivazione per affrontarle;
  • valutare immediatamente in caso di imprevisto come riprogrammare di conseguenza tutto il resto;
  • essere pronta a valutare con calma nuove proposte per accettare o rifiutare senza sensi di colpa;
  • pianificare subito il tempo da dedicare a te stessa prima che qualcuno se lo prenda.

Bastano pochi minuti, ogni sera, per mettere in ordine i tuoi spazi di lavoro, ma anche i pensieri, e metterti al centro dell’attenzione, trattarti con gentilezza e riallinearti con le tue priorità.

Se ti sembra di aver letto troppe cose da ricordare, o ti sembrano facili sulla carta ma difficili da mettere in pratica, scegli solo un punto che ti ispira di più, che senti nelle tue corde e parti da lì. Non scoraggiarti fino a quando non sarà diventata un’abitudine consolidata.

Oppure se c’è qualcosa che non ti convince del tutto, prova tu a fare qualcosa di diverso da come lo fai di solito e vedi cosa succede perché la sperimentazione e la consapevolezza sono le tue migliori maestre.

Le giornate non saranno mai tutte uguali e non andranno mai esattamente come decidi tu. La perfezione, si sa, non esiste (a proposito, sai che anche la perfezione è un paradosso? Vabbè, magari ne parliamo un’altra volta, dai).

Ogni mattina, quando ti svegli, lascia perdere il perfezionismo, molla gli ormeggi e naviga in mare aperto per vivere quel brivido di avventura e libertà che ti ha portato a essere freelance. Ci vuole un po’ di coraggio, ma, anche se non potrai controllare il vento, potrai dirigere le tue vele.

Qual è il momento della giornata più critico da organizzare per te?

Raccontacelo nei commenti.

In questo blog puoi trovare tutte le risorse più preziose che ti servono per non sentirti sola e gestire al meglio le tue “giornate-paradossali”.

Alla prossima!

unsplash-logoBrooke Lark

Carolina Masieri

Organizzo tempi e spazi fondendo tecniche di time management con insegnamenti delle filosofie orientali . Ti aiuto a fare del tempo il tuo miglior alleato e vivere in equilibrio e armonia in modo sostenibile e duraturo. Mi faccio piccola per essere discreta, calma per essere contagiosa, attenta e scrupolosa per plasmare ogni tecnica alle tue specifiche esigenze. L’organizzazione rende liberi.

Ti potrebbero interessare:

strumenti gratuiti per freelance

Strumenti gratuiti per gestire al meglio la tua attività da freelance

Questo post è pensato per te, cara freelance, che hai aperto da poco la partita iva e stai muovendo i…

Leggi tutto »
Instagram per freelance

10 idee da Instagram per il tuo dicembre

Io adoro Instagram. E tu? Ti confesso che mi ci perdo spesso e volentieri. Non solo per lavoro. Di tutti…

Leggi tutto »

Voglio mettermi in proprio: da dove comincio?

L’idea di mettersi in proprio è un processo lungo, che ha bisogno di tempo per maturare. Qui ti parlo di…

Leggi tutto »