Biella

Procrastinazione: un approccio consapevole alla rimandite acuta

Oggi ti racconto la storia della pubblicazione di questo post perché ha vissuto in prima persona la procrastinazione. In pratica, ne ho rimandato la realizzazione per un sacco di tempo facendo slittare giorno dopo giorno la voce sull’agenda.

Te lo racconto perché, nonostante io stia dedicando la mia vita all’arte dell’organizzazione facendo studi, ricerche e sperimentazione, sono umana e non sono immune alla “rimandite”.

Penso di poter dire con una certa sicurezza che sai bene di cosa sto parlando perché sarà capitato anche a te, almeno una volta, di posticipare qualcosa che sapevi benissimo di dover fare.

Ecco, allora vorrei esserti utile condividendo le mie riflessioni e ciò che metto in pratica io stessa per superare i miei limiti e le mie difficoltà.

Questa continua tendenza a rimandare le attività è una delle più profonde e insidiose cause della perdita di tempo ed energia che vanno a minare non solo il tuo business, ma anche la tua sfera privata.

Situazioni critiche

Rimandare

Potrebbe, ad esempio, esserti capitato di rimandare una o più attività di qualsiasi genere, giorno dopo giorno, fino a fare le cose all’ultimo minuto, con l’acqua alla gola, incrociando le dita per scongiurare imprevisti.

Forse perché sei una a cui piace il brivido e l’adrenalina è il motore che ti fa lavorare bene sotto pressione? Non è del tutto sbagliato se è il tuo modo di essere, ma il rischio che tutto si trasformi in un caos fuori controllo facendoti sentire sopraffatta dalle incombenze è altissimo.

Poca produttività

Oppure, ti dedichi ogni giorno a tantissime attività che ti impegnano tante ore, ma ti ritrovi a fare di tutto e di più, tranne che quell’unica attività importante che rimandi perché “ormai è finita la giornata, non ho proprio avuto tempo lo farò domani…”. E in un attimo è passato un mese.

In questo caso il focus sulle priorità è completamente sballato perché è evidente che ti stai concentrando su attività di minor importanza che non ti avvicinano ai tuoi obiettivi, ma assorbono tempo e preziose energie. Sei sempre indaffarata, ma non produttiva e mai pienamente soddisfatta.

Ansia da to-do-list

Un’altra situazione tipica di chi è affetta da questa “rimandite cronica” è di provare una certa insofferenza, o addirittura una vera e propria ostilità, nei confronti delle “to-do-list”. Per forza! Quando continui a scrivere lunghissimi elenchi di cose da fare e poi ti ritrovi a riscrivere sempre le stesse voci che non smaltisci mai, finisce per avere la sensazione che quelle liste ti stiano urlando addosso tutto quello che non fai anziché sentirti carica per i tuoi progressi.

Bene, se ti sei riconosciuta in una o più di queste situazioni sappi che è assolutamente normale e la prima cosa da fare se non vuoi più riviverle è indagare a fondo sulle cause.

Essere consapevole

Alla base del mio metodo di lavoro c’è un profondo interesse per le discipline filosofiche orientali che insegnano che agire solo sul sintomo, sugli effetti di un comportamento, non porta a nessun risultato duraturo. Lavorare sui princìpi scatenanti per capire il perché di certi atteggiamenti, invece, può darti la possibilità di migliorare profondamente la tua qualità della vita rispettando il tuo naturale modo di essere.

Ti sei mai chiesta perché continui a rimandare quella o quell’altra attività?

Di solito, la prima risposta a cui pensiamo incolpa il tempo e suona più o meno così: “Ho troppe cose da fare oggi, non ho tempo per fare anche quella, la farò domani…

Ma è davvero così? Ti manca il tempo o, se guardi un po’ più a fondo, c’è qualcos’altro?

Nella mia esperienza ho individuato tre macro-categorie di possibili cause di procrastinazione, all’interno delle quali puoi trovare la tua personale sfumatura.

Perché stai rimandando? Le tre cause della procrastinazione

Perfezionismo

Hai presente la Sindrome dell’impostore? Quella che ti fa pensare di non essere mai abbastanza preparata e di non meritare nessun riconoscimento? Ecco, questo è uno dei motivi per cui probabilmente stai rimandando quel progetto, quell’incontro, o chissà cos’altro. Molto probabilmente è qualcosa di molto interessante, che ti appassiona, non vedi l’ora di fare, eppure, rimandi.

Ti senti insicura, hai paura che le cose possano non andare come vorresti, ma se, da una parte l’autocritica spinge al miglioramento continuo, dall’altra rischia di bloccarti del tutto.

Quando manca l’equilibrio tra il voler fare sempre meglio e l’azione si rimanda, ma potresti rimandare qualcosa all’infinito perché non ti sentirai mai abbastanza pronta per farla.

Fatica

Altre volte ti ritrovi a rinviare nel momento in cui ti stai sforzando di fare qualcosa controvoglia, anche senza rendertene pienamente conto.

Devi fare qualcosa che non ti piace, che elimineresti molto volentieri dalla tua giornata, ma per cui senti di avere il dovere di fare. Rientrano in questa categoria anche tutte quelle attività che facciamo anche se non sono importanti per noi, non sono una nostra priorità, ma lo facciamo per senso del dovere, perché qualcuno ci ha chiesto di farle, ma non ci interessano o non ci piacciono e non ci danno nessuno stimolo e nessuna gioia.

Difficoltà

Qui rientrano tutte le attività che rimandi perché ti senti in difficoltà, non sai bene come procedere, e la paura di sbagliare non è dovuta a volontà maniacali di perfezionismo, ma ciò che ti blocca è legata all’idea che ti sei fatta sulle conseguenze di eventuali errori. Potrebbero mancarti conoscenze, strumenti, esperienza e, anche se sai che dovresti portare a termine quell’attività, la lasci lì in sospeso.

Ti riconosci? Hai mai vissuto situazioni di questo tipo? Tra queste c’è anche la mia, quella che mi ha fatto procrastinare la scrittura del post che stai leggendo.

La storia di questo post

Avevo pianificato di scrivere questo post già a metà settembre e invece l’ho rimandato fino all’ultimo giorno utile, rientrando in una delle sfumature della motivazione del punto 1. Non che abbia manie di perfezionismo, ma sicuramente quello che mi ha bloccata è legato al fatto di aver vissuto un’estate molto complicata e faticosa per motivi famigliari che mi ha allontanato molto dalla scrittura.

Dopo tante settimane senza scrivere mi sentivo insicura e avevo paura di non riuscire più a trasmettere qualcosa di utile e interessante. Nessun giorno mi sembrava quello giusto per concentrarmi e trovare l’ispirazione, rimandavo nella convinzione che quando “il momento giusto” sarebbe arrivato sarei stata capace di riconoscerlo e coglierlo subito.

Beh, come puoi immaginare, non è andata così, perché le giornate impegnative non mi hanno dato tregua e, proprio alla fine, una brutta influenza mi ha tenuta a letto diversi giorni. Già, perché oltre alla procrastinazione, devi sempre mettere anche in conto gli imprevisti!

Sono poi arrivata al punto di dover mettere delle scadenze molto rigide, pianificare tutte le altre attività e concentrarmi solo sull’essenziale per non venire meno all’impegno preso.

Come ho fatto? Seguendo alcune di queste soluzioni che ora condivido con te.

La prima cosa da fare quando ti accorgi che c’è qualcosa che stai rimandando è indagare sulla causa scatenante e, a seconda della categoria nella quale ti riconosci, seguire la strategia più adatta.

Le soluzioni strategiche per ciascuna difficoltà

Se ciò che ti fa procrastinare è ansia da prestazione, passa all’azione

Una delle strategie più efficaci per superare il blocco da perfezionismo è: agire.

“Fatto è meglio che perfetto” è uno dei miei mantra preferiti che mi ripeto quando ho bisogno di sbloccarmi. Se aspetti sempre il momento migliore devi anche tenere conto che potrebbe non arrivare mai e ti perderesti davvero tantissime opportunità.

Anziché focalizzarti su quello che ancora non hai fatto, guardati indietro sulla strada che hai già percorso, su quante difficoltà hai già superato. Cosa potrebbe mai succedere di tanto terribile se quello che devi fare non sarà perfetto come hai in mente tu? Sei forse sempre stata perfetta?

Prendi il tuo task, fissa una scadenza e inizia, muovi il primo passo, anche se incerto, potrai sempre migliorare lungo il cammino e, quando hai finito, festeggia un nuovo successo.

Se ciò che ti fa procrastinare è un senso di fatica o disinteresse, scegli con coraggio

Se si tratta di un’attività che non puoi proprio evitare, ma ti costa una gran fatica perché non ti piace, non ti interessa, o ti annoia, ma sai che è utile per te, per avvicinarti ai tuoi obiettivi, scegli di affrontarla di petto il prima possibile.

Mettila in cima alla tua programmazione quotidiana o settimanale, premiati con una ricompensa, una coccola gratificante per esserti tolta un peso e non pensarci più.

Anziché concentrarti sulla fatica, cambia punto di vista e concentrati sul risultato, sul momento piacevole che vivrai quando avrai finito, sul successo che ti aspetta, sulla gratificazione che otterrai una volta raggiunta la vetta e non sullo sforzo del cammino.

Oppure cerca per quanto possibile di trasformare questa attività tanto pensante in qualcosa di piacevole. Certo, ci vuole una certa dose di coraggio nel cambiare radicalmente punto di vista e affrontare con positività qualcosa che odi fare, ma vale la pena provarci perché i risultati possono essere davvero sorprendenti.

Diversa è la situazione quando si tratta di un’attività che potresti invece evitare del tutto. Ti sei mai chiesta se quello che stai rimandando è utile per te? Ti avvicina ai tuoi obiettivi? Forse, se non ti interessa, non ti piace e non ti va di farla potrebbe non essere una tua priorità (ma magari quella di qualcun altro). Scegli coraggiosamente di dedicare tempo ed energie alle tue priorità (che possono evolvere nel tempo) non prendendo più impegni che continui a rimandare alimentando sensi di colpa e frustrazione.

Se ciò che ti fa procrastinare è la sensazione di trovarti davanti a un muro invalicabile, chiedi aiuto

Non sei tenuta a sapere tutto, a saper far tutto, a controllare tutto, a essere presente ovunque e in ogni istante, ti puoi anche concedere il lusso di delegare o chiedere una mano a chi è più specializzato di te.

Se c’è qualcosa che continui a rimandare perché ti mancano gli strumenti, le conoscenze, l’esperienza, la scelta è tra continuare ad aspettare, ma pianificando il tempo e le risorse che ti servono per compensare le tue lacune, limiti o difficoltà, oppure smettere di aspettare rivolgendoti a chi, quello che manca a te, lo ha già.

Se, ancora, nonostante tutto questo, ancora rimandi, mettilo in una “scatola temporale”

Se è rimasta ancora una voce della tua lista che non ne vuole proprio sapere di essere depennata, stabilisci un momento fisso e ricorrente (della giornata, o della settimana, o del mese) da dedicare a quella singola attività che continui a rimandare. Ti dedicherai a quella singola voce e a null’altro, non prenderai nessun altro impegno in quel preciso momento che le hai riservato. L’importante è che tu lo faccia con una singola attività alla volta fino a quando non sarà diventata un’abitudine consolidata.

La procrastinazione sembra un brutto mostro da cui stare ben lontane perché ci fa perdere tanto prezioso tempo e ci distrae dalla nostra meta. Ma, se la guardiamo bene da vicino, scopriamo che è qualcosa di naturale, fa parte di noi e ci accompagna a conoscere le nostre paure, ci insegna ad accogliere i nostri limiti e a superarli facendo scelte consapevoli.

Forse non sempre si tratta di “perdere tempo”, ma di “prendere tempo”. Un po’ come “prendere la rincorsa”, facendo qualche passo indietro per dedicare la giusta energia a un bel salto, oppure prendere del tempo per dedicarlo a qualcosa adesso che ha priorità su qualcos’altro a cui dedicheremo del tempo dopo.

Insomma, anziché subire la procrastinazione, alleniamoci a rimandare in modo consapevole, scegliendo di pianificare un’attività piuttosto che un’altra nel momento che riteniamo più opportuno, con flessibilità e concentrandoci sulle nostre priorità.

Forse questo post non sarà tra i migliori che abbia scritto, ma, anche grazie alla preziosa collaborazione e al sostegno di tutta la redazione, c’è. E, se è utile anche a solo una persona che lo legge, anche se mi ero data delle tempistiche diverse, sono felice di avergli dato la giusta priorità e di non aver mancato all’appuntamento.

unsplash-logoStanislav Kondratiev

Carolina Masieri

Organizzo tempi e spazi fondendo tecniche di time management con insegnamenti delle filosofie orientali . Ti aiuto a fare del tempo il tuo miglior alleato e vivere in equilibrio e armonia in modo sostenibile e duraturo. Mi faccio piccola per essere discreta, calma per essere contagiosa, attenta e scrupolosa per plasmare ogni tecnica alle tue specifiche esigenze. L’organizzazione rende liberi.

Ti potrebbero interessare:

Chiara e Giulia: ci vuole anima e umiltà

Chiara è una persona che ha fatto della trasparenza e della luce il suo biglietto da visita. I suoi occhi brillano…

Leggi tutto »
Come allestire un negozio. Quali sono i primi passi da compiere

Come allestire un negozio. Quali sono i primi passi?

Hai trovato uno spazio che fa al caso tuo e hai finalmente deciso di aprire la tua attività, ma non…

Leggi tutto »

Ho un’idea e voglio raccontarla in un libro: come faccio?

“Non si smette mai di imparare”: questo è uno dei motti che noi artigiane e libere professioniste abbiamo appeso sulle…

Leggi tutto »

2 commenti su “Procrastinazione: un approccio consapevole alla rimandite acuta”

  1. Grazie Carolina. Ammiro molto la tua generosità nel condividere il tuo sapere per aiutare, chi ti legge o ascolta, a vivere un meglio.
    Mettere in pratica ciò che insegni è uno dei miei sogni.
    Aver scoperto di non essere sola nella difficoltà di non saper gestire il tempo è il primo regalo che ho ricevuto da te.
    E grazie anche per il tuo italiano molto curato…purtroppo anche nei blog, presentazioni e newsletter sta diventando una rarità. Spero di poterti frequentare professionalmente ancora più da vicino. Buon lavoro

I commenti sono chiusi.