Biella

Raccontarsi in un minuto e lasciare il segno

Sai raccontare chi sei e cosa fai in un minuto senza essere noiosa e neppure molesta, ma coinvolgendo e incuriosendo la persona (o le persone) che hai di fronte dando il giusto valore a te stessa e al tuo lavoro?

Si sente parlare spesso di elevator pitch. In pratica, è «un tipo di discorso e una forma di comunicazione con cui ci si presenta, per motivi professionali, a un’altra persona o organizzazione. (…) È il discorso che un imprenditore farebbe ad un investitore se si trovasse per caso con lui in ascensore. L’imprenditore, quindi, si troverebbe costretto a descrivere sé e la propria attività sinteticamente, chiaramente ed efficacemente per convincere l’investitore ad investire su di lui, ma nei limiti di tempo imposti dalla corsa dell’ascensore». (FONTE)

In questo post mi soffermerò sulla presentazione di se stessi e del proprio lavoro di fronte a qualcuno che vuole saperne di più o che sta per ascoltare un nostro intervento a un evento, per esempio.

Il gioco dello speed date

Durante le nostre riunioni mensili con la Rete al Femminile di Biella, ogni tanto scegliamo di dedicare la serata alla presentazione di ognuna di noi per conoscerci meglio. Lo facciamo soprattutto per le nuove arrivate che così hanno modo di presentarsi alle altre reticelle. Per giocare e divertirci organizziamo una specie di speed date. Cioè: usiamo solo il metodo, non lo facciamo per trovare l’anima gemella!

In pratica funziona così: prepariamo due file di sedie, l’una di fronte all’altra, dove ogni reticella potrà sedersi. Ognuna avrà un minuto di tempo per presentarsi e parlare di sé e del proprio lavoro a quella seduta di fronte. Scaduto il tempo, una fila scalerà di un posto permettendo così a ogni reticella di fare un nuovo incontro.

In questo modo, alla fine ognuna di noi avrà parlato con tutte e, viceversa, avrà ascoltato la presentazione delle altre.

La cosa più difficile del mondo

Una delle cose più difficili è parlare di sé raccontandosi in maniera chiara, efficace e memorabile. E diventa ancora più difficile quando dobbiamo raccontare di noi  e del nostro lavoro a potenziali clienti, colleghi o finanziatori del nostro progetto.

Ogni volta che aiuto i miei clienti a preparare i loro discorsi per affrontare un pubblico, grande o piccolo che sia, la difficoltà più grande è presentarsi in un minuto dicendo cose interessanti. Non interessanti per me, ma per il mio pubblico. Siamo sempre molto focalizzati su di noi e sul nostro messaggio e ci dimentichiamo che chi abbiamo di fronte è importante quanto noi.

Parlare in pubblico è un’azione di marketing. Quindi oggi sono qui per darti un po’ di consigli pratici per preparare la tua presentazione.

Ecco i miei 7 consigli per una presentazione (di un minuto) che funziona.

1. Una buona prima impressione

I primi secondi sono fondamentali e importantissimi! Nei primi 7 secondi, chi abbiamo di fronte si fa un’idea di chi siamo: è la famosa prima impressione. È il momento in cui il nostro interlocutore deciderà se (continuare ad) ascoltarci o no. Se la prima impressione è “che noia questa…” difficilmente presterà attenzione a quanto diremo dopo.

2. Non spiegarmi chi sei, raccontamelo

Hai un minuto per conquistarmi. Cosa potresti dirmi per fare breccia nel mio cuore (e chi lo sa, anche per convincermi a comprare quello che offri)? Inizia dicendomi perché fai quello che fai, parlami del tuo stile, di come lo fai e solo dopo dimmi il cosa. Il nostro cervello si illumina quando ascolta storie, non spiegazioni razionali. In una parola, ispirami.

3. Dimmi chi sei senza esagerare

Non inondarmi di 457 parole al secondo parlando solo di te. Le persone vogliono sapere chi sei e se condividono qualcosa con te, vogliono sapere come potresti essere loro utile, vogliono capire se sei la persona giusta. Vogliono sapere se puoi risolvere un loro problema. Ricorda che non è mai un monologo, ma sempre un dialogo.

4. Un minuto significa un minuto

Un minuto sembra pochissimo ma in realtà, se gestito bene, può farti arrivare all’obiettivo: lasciare un messaggio significativo alle persone che hai di fronte e farti ricordare.

Quindi, calcola bene il tempo, preparati per rispettarlo. La mia regola è: ogni giorno dedicati un po’ di tempo per prepararti, finché il testo non sarà naturale e fluido.

5. Gestisci il tempo

In questo caso ti ho parlato di un minuto, ma puoi preparare la tua presentazione con diverse durate, così sarai sempre pronta per affrontare le diverse situazioni. Preparati per 30 secondi, un minuto e due minuti.

6. Non imparare a memoria

Non devi rimanere legata a un testo (né devi impararlo a memoria). Fai in modo che le parole, le frasi e i concetti diventino sempre più tuoi. Non usare termini che non useresti mai e che sono lontani dal tuo modo di esprimerti. Sii naturale e spontanea.

La tua presentazione non sarà mai identica per tutti. Ascolta i segnali di chi hai di fronte: se intuisci e capisci che è in difficoltà a comprenderti, adatta il linguaggio.

7. Preparati

Per prepararti, inizia a scrivere la tua presentazione su un foglio. Scrivi tutto quello che vorresti dire, fai una mappa e poi prova a raccontarla. Tieni quello che funziona e butta via tutto il resto. Poi scrivi la tua presentazione con l’ordine che ti ho spiegato al punto 2 e ripetila a qualcuno (un amico, per esempio) e fatti dire se il tuo messaggio si capisce.

Ci esercitiamo insieme?

La prossima settimana, durante la riunione mensile di Rete al Femminile Biella di dicembre (martedì 12 dicembre) ci metteremo alla prova e ti faremo sapere come è andata.

Raccontacelo anche tu!

Tatiana Cazzaro

Lavoro per aiutare le persone e le imprese a guardare il mondo da una diversa inclinazione per scoprire un modo nuovo di comunicare, di raccontarsi e di entrare in relazione con gli altri. Lo faccio usando il magico potere delle parole e delle storie.

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