Biella

The Brave: la storia di Annalisa Zegna

Abbiamo incontrato una delle nostre storiche reticelle, Annalisa Zegna, perché la sua è una storia perfetta per la nostra rubrica dedicata alle impavide donne biellesi che hanno scelto la via (e la vita) delle lavoratrici autonome. Ecco che cosa ci ha raccontato!

Chi è Annalisa Zegna: raccontaci il tuo percorso professionale, la tua vita e le tue passioni

Probabilmente lavorare a maglia era scritto nel mio destino, visto che il mio primo lavoro fu in una gomitolatura.

Per tre anni ho messo le mani in gomitoli di lana, cashmere, cotone e seta. Avevo 15 anni e, finita la scuola dell’obbligo, i professori mi avevano consigliato di non continuare gli studi (mah!). Così ho iniziato subito a lavorare e ad essere indipendente dalla mia famiglia.

Dopo la gomitolatura ho lavorato come parrucchiera: mi piaceva molto (anche lì il lavoro era svolto tutto con le mani) ed ero brava sia nel femminile che nel maschile. Ho frequentato le scuole di tecnica più importanti del Piemonte, ma ho dovuto fermarmi per una grave dermatite.

Dopodiché ho lavorato part-time come segretaria fino al 2010. Lavorare part-time voleva dire avere parecchio tempo libero che ho impegnato nel sociale aiutando il mio paese, Occhieppo Inferiore: facevo volontariato con gli anziani e i bambini della scuola primaria e intanto coltivavo sempre il mio hobby, il lavoro a maglia, che avevo imparato da bambina con la mia mamma e la mia nonna.

Annalisa Zegna

Ci spieghi cosa significa essere un’artigiana di maglieria artistica?

Essere un’artigiana di maglieria artistica significa inventare capi seguendo i sogni, valorizzando la persona nella sua unicità grazie alla scelta di filati naturali e personalizzati dalla tintura naturale.

Quando, come e perché hai iniziato a svolgere questo mestiere?

Il lavoro a maglia è quello che mi ha “salvata”. Ho perso il mio lavoro di segretaria a giugno 2010 e avevo 46 anni. Decisi di prendermi una pausa, così avrei fatto passare l’estate. Ogni giorno mi rilassavo con ferri o uncinetto: ho fatto top, maglie, scialli per tutta la famiglia, (parenti lontani compresi). Poi un giorno qualcuno mi ha detto: “Perché non lo fai come lavoro?” E io ho pensato: “Perché, lavorare a maglia è un lavoro!? Però, perché no?”

Ho deciso di andare a chiedere informazioni in CNA, associazione di categoria che già conoscevo, per via dei miei trascorsi di segretaria. Ho incontrato Ornella Zago, che mi ha ascoltato e, incredibile, non si è messa a ridere, anzi! Mi ha indirizzata verso quello che era il loro servizio di “Creazione d’Impresa”. Era il 5 gennaio 2011 e nasceva Lanaviva.

lana e artigianato

Lanaviva è il nome del tuo brand: parlaci delle caratteristiche dei tuoi prodotti e delle tue lavorazioni.

La lana è una materia viva, che ha bisogno di aria per respirare: è una fibra versatile, che invecchia e muta e, pur non rimanendo mai la stessa, conserva in sé tutta la storia, dalla pecora a chi indossa ciò che con lei è stato creato.

E come i colori naturali (che nascono dalla terra) mutano con il passare del tempo, così le tinture a base di vegetali regalano colori insoliti e sempre diversi.

Ogni articolo è fatto interamente a mano, lavorato con ferri o uncinetto, come anche le rifiniture.

Il simbolo del mio marchio è una parte del “nodo senza fine” che significa la realizzazione, la vita infinita, e ricorda in qualche modo il punto della maglia lavorata ai ferri.

È un simbolo di buon auspicio, che lega chi lo dona e chi lo riceve, ricordando che ogni effetto positivo e favorevole per noi ha le sue radici e le sue cause nelle nostre azioni del presente.

Con il mio lavoro di ricerca nei filati e nei colori voglio donare, a chi indosserà un mio capo, una sensazione di benessere perché rispecchia la sua personalità e i suoi sogni, siano loro grandi o piccini. I miei capi sono disponibili non solo pret-à-porter, ma anche fissando un appuntamento nel mio laboratorio o presso il domicilio/luogo di lavoro.

abito in lana

Ad aprire la partita Iva ci vuole coraggio, in Italia: ti senti molto “the brave” oppure no?

Ci vuole molto più di coraggio. Essere artigiani oggi è faticoso dal punto di vista burocratico, ma sono convinta che “lavoratore” sia colui che segue le regole.

Io ho avuto la fortuna di incontrare, nel mio cammino lavorativo, persone che mi hanno consigliata e sostenuta: è anche grazie a loro che da due anni sono la presidente di CNA Impresa Donna di Biella, un raggruppamento di genere che riunisce le aziende femminili del territorio, con lo scopo di promuovere lo sviluppo, la qualificazione e consolidamento dell’imprenditorialità femminile.

Confrontarmi con altre realtà femminili, così come con la Rete al Femminile Biella di cui faccio parte da anni, mi dà la forza di affrontare gli ostacoli che, per noi donne, sono ancora oggi moltiplicati al confronto dei lavoratori uomini.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Nell’ultimo anno ho vissuto una bellissima esperienza con altre artigiane, una sorta di coworking artigianale: nel salotto di Biella (via Italia) abbiamo esposto i nostri lavori, “contaminandoci”, trovando sinergie che solo le donne sanno creare, lavorando insieme. Un progetto che mi ha dato tanto e proprio per questo domani vorrei poter creare qualcosa del genere nel mio paese, con magari una o due artigiane a me complementari. Una bottega di quelle dove passi anche per fare due chiacchiere, a prendere un tè.

Qualcosa di tradizionale, ma che abbia una finestra sul mondo, con la possibilità, grazie al web, di essere a Occhieppo Inferiore ma anche… a Pechino! Un sogno? Chissà!

Contatti

Lanaviva Maglieria Artistica

Annalisa Zegna

Cell. (+39) 3382785153

Via Prevenda 19, Occhieppo Inferiore (BI)

annalisazegna@virgilio.it

www.lanaviva.com  

Facebook: Lanaviva

Instagram: annalisa.lanaviva

Etsy: Lanaviva

Silvia Cartotto

Mi occupo di scrittura per il web, strategia e comunicazione digitale, progetti di web e social media marketing.

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