Quando hai bambini, scuole e parchi sono chiusi, e devi organizzarti per lavorare da casa

Dietro le attività che riaprono, ci sono le famiglie che si devono prendere cura di bambini piccoli, in età scolare, adolescenti. Ci sono bambini che vedono il loro riflesso nello schermo di un PC in una video conferenza, si intromettono. Sono alle spalle di quelle sedie da scrivania e si fanno sentire. Letteralmente.

I bambini urlano, mettono sottosopra le stanze, attirano l’attenzione in tutti i modi, vanno accuditi, intrattenuti, nutriti, puliti, coccolati e seguiti nella formazione. In tempi e modalità che variano in base all’età, ma, in una famiglia si deve lavorare e ci sono loro, tutt’altro che elementi marginali.

Non ho camminato due lune nei tuoi mocassini, come dicono i nativi americani, non posso sapere quali disagi e quali situazioni hanno complicato la tua organizzazione, ma, se hai figli, posso immaginare come tempi e spazi siano notevolmente stravolti, quali incertezze affollano i pensieri e quali trasformazioni sono in atto nel tuo business.

I bambini non sono un elemento marginale

I bambini, che prima avevano strutture e persone adulte o coetanee su cui poter contare, ora, se va bene, hanno solo i genitori e, se non hanno spazi esterni, sono chiusi tra quattro mura.

I genitori, che prima potevano alleggerire la propria responsabilità per qualche ora potendo affidare i propri figli ad altri adulti, adesso sono soli e devono sentirsi all’altezza di maestri e istruttrici, per tenere il passo.

È impegnativo, faticoso e non mancano momenti di smarrimento, rabbia e nervosismo, per tutti.

Credo che ciascuno possa dare il proprio contributo per sostenere l’umanità e le relazioni e sono un po’ perplessa ogni volta che mi confronto, per motivi professionali, con chi si occupa di produttività e gestione del tempo e sento dire che, tra le principali difficoltà emerse in questa pandemia, c’è la noia.

Mi piacerebbe sapere se c’è qualche mamma che si annoia in queste settimane! 

Ovviamente non sto dicendo che se sei mamma di sicuro non ti annoi e, se non lo sei, il tuo unico problema è la noia. Semplicemente immagino che le mamme è improbabile che abbiano “più tempo” di prima, ma “meno”, se non altro per il numero di ore in cui i figli erano all’asilo, a scuola o in palestra e ora sono a casa.

Tuttavia, il problema della noia dovuto a uno scorrere più lento, o diverso, del tempo e a confini che si fanno liquidi rispetto a orari che prima si era tenuti a rispettare è reale.

L’improvvisa abbondanza di tempo può essere un problema e, se ti annoi o ti distrai, iscriviti alla Newsletter per non perderti le prossime uscite del blog, ci saranno i miei consigli apposta per te.

Se, invece, la noia non ti appartiene e ti sembra un’utopia avere una intera mattinata di lavoro come prima perché hai figli che ti interrompono e richiedono la tua attenzione, ti capisco, e adesso ne parliamo.

Restringimento del tempo, invasione di spazi

Adorabili, meravigliose bestioline che minano la tua salute mentale, i bambini, invadono spazi in tempi che prima trascorrevano a scuola, riempiono gran parte del tempo facendolo a brandelli e lasciandoti solo scampoli, fiutano la tua concentrazione come i predatori fiutano la paura delle vittime e sanno quando è il momento di farsi avanti, interromperti, chiamarti. È la legge di Murphy applicata alle mamme.

Quando la vita da mamma e la vita da freelance si fondono è piuttosto inevitabile che, dall’attrito, si crei una certa quantità di scintille.

Diventare mamma è un’avventura straordinaria e non c’è bisogno che ti elenchi tutte le meravigliose emozioni che si vivono, ma non è tutto.

Quando hai una creatura che dipende da te (e dal papà) in tutto e per tutto, la prima cosa che senti venir meno è un pezzetto della tua indipendenza e libertà. Nessuna filosofia sulla complessità della vita, sto parlando della libertà di andare in bagno da sola!

Come non parlare, quindi, della difficoltà di poter dedicare del tempo di qualità al tuo lavoro in proprio che ti appassiona, ti fa sentire realizzata, ti richiede molte energie e che va accudito e fatto crescere proprio come un figlio?

Perdere l’equilibrio e ritrovarlo

Se, in questo periodo, non ti senti produttiva, la ragione potrebbe essere legata al tuo punto di equilibrio. Il cambiamento potrebbe averti destabilizzata, potresti avere la sensazione di essere decentrata rispetto alla rotta su cui stai navigando.

Ogni volta che accade qualcosa su cui abbiamo ben poco controllo, mi torna alla mente una delle mie citazioni preferite:

“La vita è il 10% ciò che ti accade e per il 90% come tu reagisci alle cose che ti accadono” – John Maxwell.

Ci sono eventi che possono farci sentire preoccupate, disorientate, smarrite, ma, anziché ignorare queste emozioni, possiamo farci trovare pronte ad accoglierle e superarle diventando persone migliori di prima.

Tutt’altro che semplice, tanto meno immediato, ma possibile.

Prova a pensare a com’era la tua vita prima e com’è adesso. Che cosa è cambiato? Cosa vuoi tenere? Cosa vuoi lasciar andare?

Immagina e ripensa le tue giornate come se fossi un pittore davanti a una tela, un poeta davanti a un foglio, ma fallo partendo da te stessa, dai tuoi valori, dai tuoi punti di riferimento, dal tuo punto di equilibrio. Porta l’attenzione al tuo baricentro, allena la consapevolezza, dai valore al tempo che hai a disposizione per sentirti produttiva.

Lavora – gioca – lavora. Il segreto della produttività è l’alternanza

Per produttività si intende: fare meglio, con meno. Non fare più cose in quantità, ma in qualità. Raggiungere obiettivi, ottenere risultati, senza sperperare preziosissime risorse: tempo, soldi, energie.

Se hai la giornata piena, ma la sera arrivi stremata o nervosa, non sei soddisfatta, non dormi bene e non ti concedi mai una coccola, hai consumato tutto il tuo tempo e tutte le tue energie: non sei produttiva.

Per equilibrare tutti i ruoli è importante dare spazio un po’ a uno e un po’ all’altro, come in una giostra in continuo movimento, un’alternanza tra il tempo del lavoro e il tempo per il riposo, il tempo dei compiti e il tempo del gioco.

Per rendere efficace e dare un ritmo sostenibile a questa “alternanza” condivido con te le strategie che io stessa metto in atto ogni giorno.

Resta in contatto con te stessa

Quando non abbiamo l’equilibrio saldo veniamo sballottate dagli eventi, dalle situazioni, sono le attività a gestire noi e non il contrario. Prenditi un momento per buttare fuori, mettere nero su bianco i pensieri, le preoccupazioni, i sogni, tra voci da spuntare e nuovi progetti da costruire.

Tieni i piedi ben piantati in terra, ma gli occhi al cielo e respira. Libera spazio per la creatività e poi metti dentro solo quello che vuoi tenere, quello che ha valore per te, le tue priorità.

Mantieni le buone abitudini

Cerca di mantenere un sano e regolare ritmo sonno/veglia, dedica del tempo al tuo benessere, datti degli orari per lavorare e per il relax e rispettali. Prenditi cura di te stessa, se sei stanca e nervosa, non sarai produttiva.

La stessa identica cosa vale, ancor di più, per i bambini. C’è un tempo per guardare la tv, un tempo per leggere, un tempo per giocare, un tempo per fare i compiti. Senza essere schiavi di tabelle di marcia rigide, basta avere una guida per non perdere i punti di riferimento.

Crea un piano

Anche se pensi che fare programmi ti sembra una perdita di tempo, fallo lo stesso, non per riempire la giornata, nè perchè tu debba per forza rispettarlo. Avrai saldi ancoraggi a cui aggrapparti e sarai pronta a organizzare tempi e spazi di conseguenza.

Obiettivi quotidiani

Identifica gli obiettivi quotidiani, la priorità della giornata, di ciascuna settimana e del mese, se vuoi. Dai a ogni singola giornata un senso. Se ti sembra tutto urgente o ugualmente importante, chiediti, molto semplicemente, ma in tutta onestà, quanto è effettivamente urgente, se ti è utile e dove ti porta.

Il potere delle liste

Fai delle liste, tutte quelle che ti servono, a cui attingere a seconda del momento della giornata. Elenca le attività che sai che i tuoi figli possono fare in totale autonomia e approfittane per lavorare in santa pace.

Slot temporali

Dividi la giornata in slot temporali anche molto brevi, brevissimi, ma ben focalizzati, con un tema, una direzione precisa, un’azione concreta e alternali al bisogno. Stabilisci in anticipo i giorni e i momenti da dedicare ai compiti che prevedono la tua assistenza e quelli in cui tu puoi lavorare mentre loro sono autonomi, e così via per tutte le attività. Organizza delle call tra compagni di classe oppure con amiche e parenti che intrattengono i tuoi bambini mentre tu lavori.

Quando programmi la giornata, fai caso a tutte quelle attività che non richiedono particolare concentrazione e che puoi combinare insieme tra loro. Ad esempio, mentre i tuoi bimbi fanno i compiti puoi rispondere a mail poco impegnative, fare lavori di archiviazione oppure stirare o cucinare…

Modella gli spazi

Adatta la tua casa alle nuove esigenze famigliari. Ogni attività deve avere il proprio spazio e ogni spazio deve essere predisposto, ordinato e organizzato per poter svolgere una specifica attività. I confini devono essere precisi, ma flessibili. Ognuno può avere la propria scrivania oppure il tavolo della cucina potrà essere usato per scopi diversi nel corso della giornata, in solitaria o in condivisione, ma le attività diverse non si devono sovrapporre.

I giochi dei tuoi bambini possono uscire dai confini della cameretta e invadere il salotto se questo ti permette di averli sotto gli occhi, senza che abbiano bisogno di interromperti ogni dieci secondi, ma devono essere attività con un inizio e una fine, un solo tipo di gioco per volta che va preso (in autonomia o con il tuo aiuto) e poi ritirato, altrimenti regna il caos che non favorisce la concentrazione.

Utilizza tante scatole per separare le varie categorie di gioco e di attività e segui lo stesso principio anche per il tuo lavoro. Metti sulla scrivania solo ed esclusivamente lo stretto indispensabile che ti serve per una specifica attività, lavora concentrata e poi ritira quando hai finito prima di prendere altro.

Concentrati sul presente

Quanto è utile ciò che stai facendo, adesso? Sei tu che stai dando valore al tuo tempo o stai affannosamente cercando di correre verso un orizzonte perfetto che non potrai mai raggiungere? Come vuoi disegnare la tua giornata? Quali sono le emozioni con cui vuoi reagire agli eventi?

È vero, devi lavorare, ma devi anche reagire a tutta una serie di difficoltà che non hai scelto.

Ad esempio, stare dietro alla didattica a distanza senza impazzire. Tra chat, registro elettronico, mail, lezioni online. C’è chi le fa su Zoom e chi su Skype, c’è chi assegna tutto ogni lunedì, chi manda le cose a rate, chi su una piattaforma, chi su un’altra, chi un po’ qua e un po’ là, ogni grado scolastico è un mondo a sé e ogni maestra ha il proprio sistema organizzativo, nessuno che abbia una linea unica, tutto moltiplicato per il numero di figli. Non dimenticare poi che devi (devi davvero?!?) aggiungere alla didattica tutte le chat di tutti i gruppi di tutte le attività del pomeriggio, sempre moltiplicato per il numero di figli.

Questo è solo uno dei tanti esempi di piccole complicazioni che rompono il fluire sereno di una giornata ed è normale perdere le staffe, concediamocelo! E poi ridimensiona e riporta tutto al tuo centro e ciò che conta di più per te. 

Personalmente, ritengo più importante salvaguardare la serenità delle mie figlie piuttosto che passare i pomeriggi a urlarci addosso perché non hanno finito una scheda, la faranno domani e non sarà cambiato niente.

Vorrei darti una bacchetta magica, ma la verità è che non ho risposte, né certezze, solo esperienza e condivisione.

Se oggi, spero anche grazie a questo post, sarai riuscita a fare anche un solo piccolissimo miglioramento rispetto a ieri nella tua organizzazione, sarà già un successo.

La complessità del cambiamento può essere una preziosa opportunità di crescita e di consapevolezza per ritrovare te stessa, consolidare certezze, sperimentare altre strade, trovare nuove risorse che ora ti sembrano inesistenti. Concentrati sulla singola azione che puoi fare oggi, adesso, verso la direzione che vuoi raggiungere, non importa se non fai tutto, chissà come andrà domani, ma ogni singolo passo sarà abbastanza.

Quando la vita di freelance incontra la vita di mamma sono scintille, ma non è detto che siano i presagi di un corto circuito, possono diventare spettacolari fuochi d’artificio che illuminano il cielo notturno.

Photo by Markus Spiske on Unsplash

Carolina Masieri

Organizzo tempi e spazi fondendo tecniche di time management con insegnamenti delle filosofie orientali . Ti aiuto a fare del tempo il tuo miglior alleato e vivere in equilibrio e armonia in modo sostenibile e duraturo. Mi faccio piccola per essere discreta, calma per essere contagiosa, attenta e scrupolosa per plasmare ogni tecnica alle tue specifiche esigenze. L’organizzazione rende liberi.

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