Biella

Piccole astuzie per leggere e studiare ogni giorno

Abbiamo giornate intense, a volte frenetiche, facciamo del nostro meglio per onorare gli impegni, ma, mentre le ore scorrono veloci, il tempo per leggere è uno dei piaceri che spesso trascuriamo.

“Io, che viaggiavo tantissimo prima, mi sono ritrovata in casa e sono riuscita a gestire un po’ meglio i tempi, tipo del lavoro e della lettura. La lettura richiede tempo, richiede concentrazione, non è una cosa facile da inserire in una routine quotidiana. Adesso, che è ripartito tutto mi sono resa conto che la prima cosa che ho ri-perso è il tempo della lettura.”

Lo diceva Vera Gheno a “Raccolti Festival” lo scorso 25 Settembre, ma potrei averlo detto io, o tu.

La nota sociolinguista si riferiva alla lettura di piacere, quella che, nel suo caso, dopo il lockdown ha perso di nuovo i propri spazi. Tuttavia, anche il tempo per lo studio può essere molto complicato renderlo una solida abitudine quotidiana.

Mail, riunioni, preventivi, appuntamenti, gestione dei social, imprevisti, nuovi progetti e molto altro, possono fagocitare in un lampo anche i più determinati buoni propositi di formazione.

Che si tratti di una lettura leggera per puro diletto o di un aggiornamento professionale per senso di responsabilità, ti racconto le strategie che si sono rivelate efficaci per me, per gestire questa complessità, per inserire nella mia routine quotidiana un’attività che ritengo fondamentale per crescere nel lavoro e come persona.

4 decisioni consapevoli per organizzare la formazione

1. Decidi quando leggere

Stabilisci un momento da dedicare alla lettura nell’arco della giornata, può essere sempre lo stesso oppure variare in base all’organizzazione specifica di ogni giornata che può non essere sempre la stessa.

Magari preferisci leggere come prima cosa appena sveglia prima che il resto del mondo si metta in moto, o può essere un momento di pausa dal PC durante la giornata, oppure in chiusura, prima di addormentarti.

Se si tratta di libri di aggiornamento professionale potresti inserirli a pieno diritto nell’orario di lavoro per dargli la stessa dignità che daresti a un importante corso di formazione a pagamento.

La svolta è fare una scelta a priori, programmata. Non succederà che, come per magia, ti ritrovi con del tempo libero. Qualcosa da fare che ti allontana dalla lettura ci sarà sempre. E, anche se, per pura casualità, ti ritrovassi con un ritaglio di tempo vuoto, se non ti sei organizzata per occuparlo con la lettura, ti ritroveresti impreparata e la soluzione più comoda e a portata di mano sarà sempre un uso di effimera gratificazione dello smartphone.

Vuoi usare lo smartphone per la tua formazione? Va benissimo, ma decidilo prima.

2. Decidi per quanto tempo leggere

In base al momento che hai scelto nell’arco della giornata (o anche più di uno!) stabilisci anche la durata ed elimina tutte le possibili eventuali distrazioni che si potrebbero intromettere nel tuo spazio.

Per esperienza ti posso dire che è molto più efficace decidere di leggere per 20 minuti (se questo è, ad esempio, il tempo che sai di poter occupare in questo modo in quel momento) piuttosto che stabilire un traguardo di numero di pagine o di capitoli.

Leggere un saggio semplice su un argomento che magari già conosci è molto diverso rispetto a studiare un nuovo argomento particolarmente complesso e tecnico.

Che tu sia una booklover o no, leggere è impegnativo, ti costringe ad abbandonare il mondo pieno di pensieri, preoccupazioni e distrazioni per entrare con concentrazione tra le pagine. Serve allenamento per non mollare tutto dopo l’entusiasmo iniziale. Per allenarsi si fa come si fa per qualsiasi altro sport: si fissano obiettivi sfidanti, ma sostenibili per applicarsi con costanza e alzare poco a poco l’asticella.

3. Decidi cosa leggere

Decidere prima ti aiuta a mantenere alta la concentrazione e il focus perché sai dove stai andando quando metti faticosamente in pausa il resto del mondo.

Io parto sempre da un elenco di prossime letture da spuntare. Flessibile, modificabile, ma che riflette il mio intento e accompagna la direzione dei miei pensieri.

Se si tratta di formazione meglio concentrarsi su pochi – o anche un solo – argomento alla volta e cercare di apprendere pienamente il contenuto, metterlo in pratica se necessario, prima di passare allo step successivo.

Un po’ come se tornassi a scuola e scegliessi la materia da preparare per l’esame. Puoi anche preparare più materie contemporaneamente, certo, ma ricorda che nelle tue giornate ci sono anche tutti gli altri impegni lavorativi e famigliari che ti strattonano per avere la tua attenzione.

Puoi crearti una vera e propria tabella in cui segnarti quale argomento approfondire, cosa leggere, in quale successione e monitorare l’avanzamento dei tuoi progressi.

4. Decidi come leggere

Per me la carta resta la migliore, soprattutto se devo studiare ho bisogno di sottolineare, annotare e fare mappe concettuali; in digitale non ottengo lo stesso risultato.

Inoltre, se utilizzo lo smartphone, sono molto più sensibile alle distrazioni, perdo la concentrazione, mentre in un libro posso perdermi profondamente. Ma questo è il mio punto di vista.

La conoscenza passa anche, e in alcuni casi meglio, attraverso un supporto tecnologico.

Se è vero che amo i libri cartacei è altrettanto vero che è incantevole ascoltare gli audiolibri e avvincente e divertente seguire una nuova puntata di un podcast.

L’ultimo post della nostra Marie Louise Denti è pieno di spunti interessanti!

Decidere prima, per organizzarti meglio

Se hai deciso con chiarezza cosa leggere, quando, per quanto tempo e come, non ti farai trovare impreparata e non lascerai che altri impegni prendano il sopravvento. Avrai sempre con te il libro che hai scelto, oppure gli auricolari e la powerbank, o il Kindle….

Decidere prima quale supporto usare a seconda del momento della giornata o dell’argomento ti aiuta a fare della lettura una delle tue priorità a cui dare il giusto valore.

Il momento perfetto per leggere

Non c’è. Non c’è un momento migliore che vada bene per tutti. Solo sperimentando e ascoltandoti per assecondare le tue preferenze o le esigenze della tua famiglia puoi individuare quello che funziona per te.

Non solo, quello che ti può sembrare perfetto adesso, potrebbe non essere più adatto tra un mese.

Noi cambiamo, il mondo che ci circonda può cambiare. Forse, mai come ora, stiamo, a volte faticosamente, imparando ad adattarci a cambiamenti repentini e in una realtà diversa da come vorremmo che fosse.

Questa pandemia ci sta in-segnando molto, è innegabile. Sta lasciando un segno sulla nostra civiltà (e quanto profondo ancora non possiamo saperlo), ma ci sta anche dando alcune lezioni che forse, altrimenti, non avremmo imparato.

Lo abbiamo raccontato anche QUI  condividendo le nostre riflessioni.

Anche il tempo per leggere è cambiato nelle tue giornate? Vorresti che fosse diverso?

In questo mondo che si muove puoi scegliere di restare focalizzata solo sul singolo prossimo passo, sul prossimo libro, sul prossimo capitolo, che ti porta sempre più vicina al passo successivo.

L’anti-biblioteca

Non ti resta che iniziare a prendere le tue decisioni su cosa leggere, come, quando e per quanto tempo, ma non sentirti frustrata per i libri che ancora non hai letto che ti sembrano sempre troppi rispetto al tempo che hai a disposizione.

I giapponesi la chiamano “Tsundoku”, o Bookaholic per dirla all’inglese, ed è l’acquisto continuo e compulsivo di tantissimi libri, più di quanti se ne possano leggere, ma il grande Umberto Eco ha dato un’interpretazione davvero interessante a questi libri non letti.

Ce lo racconta lo studioso, statistico e saggista Nassim Nicholas Taleb

“Lo scrittore Umberto Eco appartiene a quella piccola classe di studiosi che sono enciclopedici, acuti e non noiosi. È il proprietario di una vasta biblioteca personale (contenente trentamila volumi) e separa i visitatori in due categorie: coloro che reagiscono con “Wow! Signor professor dottor Eco, che biblioteca! Quanti ne ha letti?” e, un’esigua minoranza, coloro che colgono che una biblioteca personale non è un’appendice per far sfoggio del proprio ego, ma uno strumento di ricerca. I libri non letti sono infatti ben più preziosi di quelli letti. Una biblioteca dovrebbe contenere tanto di ciò che non si conosce quanto consentono i mezzi finanziari, il mutuo, e le ristrettezze del mercato immobiliare. Si accumuleranno più conoscenza e più libri man mano che si invecchia, e i libri non letti ci guarderanno minacciosamente dagli scaffali. Anzi, più si sa, più lunghe saranno le file di libri non letti. Chiamiamo questa collezione di libri non letti una anti-biblioteca.”

I libri che hai comprato e non hai ancora letto guardali con gratitudine, anziché senso di colpa, perché ora sai che il tempo non è un problema se leggerli è ciò che vuoi, ma sono anche la spinta a migliorare ancora, sono l’emblema del pensiero socratico “so di non sapere”: la conoscenza è un processo, che si autoalimenta e mai si esaurisce.

Foto da Pexels

Carolina Masieri

Organizzo tempi e spazi fondendo tecniche di time management con insegnamenti delle filosofie orientali . Ti aiuto a fare del tempo il tuo miglior alleato e vivere in equilibrio e armonia in modo sostenibile e duraturo. Mi faccio piccola per essere discreta, calma per essere contagiosa, attenta e scrupolosa per plasmare ogni tecnica alle tue specifiche esigenze. L’organizzazione rende liberi.

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