Biella

Ti occupi di counseling o relazione d’aiuto? Ecco come arredare l’ufficio

Se lavori in proprio sarai d’accordo con me: l’immagine che trasmettiamo è tra i primi posti in ordine di importanza. La tua professione è strettamente collegata alla comunicazione che crei. E per comunicazione intendo tutto. Quella personale, relativa al proprio corpo, quella professionale relativa al tuo lavoro, ai tuoi servizi e prodotti.

Nel caso in cui tu abbia la fortuna di possedere un ufficio, è fondamentale che anche quello spazio sappia comunicare in maniera efficace. Ho già avuto modo di scrivere diversi articoli che parlano di questo tema, ho spiegato come fare a renderlo accoglientequali colori scegliere se si vuole trasmettere la propria professionalità. Oggi voglio approfondirne uno nello specifico.

Come allestire in maniera efficace un ufficio dedicato a chi si occupa di relazione d’aiuto.

La percezione dello spazio

Negli anni molti studi (Ohio State University, via Quality of Psychotherapy Influenced by Office Décor) hanno confermato che la percezione di ciò che ci circonda è molto importante, soprattutto per il paziente che visita e vive con frequenza lo studio di una psicologa o life coach. Senza ombra di dubbio deve potersi sentire a proprio agio, accolto e questo purtroppo non dipende solo dalla competenza della professionista ma anche dall’ambiente che lo accoglie.

È dimostrato che la terapia viene giudicata e valutata anche in base allo stato in cui si trova lo studio. La pulizia, l’ordine, la personalizzazione e le forme e i colori dell’arredamento sono gli aspetti che maggiormente influenzano il giudizio dei pazienti. Vediamoli nel dettaglio.

Spazio ordinato e pulito

Un fattore molto importante per queste tipologie di studio è la percezione dello spazio, ossia quanto ampio, luminoso e spazioso possa essere. Non sto parlando di misure effettive, ma della percezione che l’ambiente è in grado di dare.

Quando si è in cerca di aiuto spesso ci si sente sopraffatti, oppressi e schiacciati da pesi che riteniamo troppo grandi da sopportare. La sensazione percepita il più delle volte è quella di quando ti manca l’aria. Capisci bene che sarebbe controproducente allestire uno spazio che a colpo d’occhio sembra piccolo e affollato solo perché carico di arredi, dalle forme e dai colori pesanti o perché disordinato. Cerchiamo di adottare delle soluzioni che in qualche modo riescano ad ampliare lo spazio, degli escamotage piacevoli, che allo stesso tempo però facciano sentire il tuo paziente accolto e a suo agio.

Ricordati che spesso uno spazio piccolo, male organizzato e sovraccarico può generare stati di ansia e agitazione perché viene percepito come uno spazio angusto. Quindi via il superfluo, pochi arredi snelli e funzionali, qualche complemento che “accoglie”, colori chiari e luce, tanta luce!

Attenzione anche all’ordine: un ambiente disordinato, caotico e organizzato male provoca confusione, disagio e una diminuzione della concentrazione. Inoltre porta il paziente a vivere una situazione di scomodità che verrà  percepita come nota negativa, come esperienza possibilmente da non rivivere.  Sono certa che quello che vuoi tu è far sì che quella persona possa sentirsi a suo agio e bene, talmente tanto da voler tornare da te ogni volta che ne sente il bisogno, perché sa che troverà quel giusto clima in grado di accoglierla e proteggerla.

Ricordati inoltre che tutto ciò che ci circonda genera dei processi di assimilazione all’interno del nostro cervello. Un ambiente ordinato, pulito, di facile percezione ci farà sempre sentire rilassati e ci farà vivere una sensazione di serenità, pace e armonia.

Personalizzazione degli spazi

Questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore: ne ho parlato spesso in molti miei articoli e non dimentico di farlo presente quando inizio un nuovo lavoro. Per trasmettere la tua  professionalità e per permettere al tuo paziente di entrare in uno stato confidenziale anche il tuo spazio deve parlare di te. Tutto quanto deve in qualche modo trasmettere la tua personalità, la professionalità, la passione che metti nel tuo lavoro.

Questa regola vale per tutte le professioniste che hanno un proprio spazio di lavoro: circondati solo di cose che ti rappresentano, fai capire che ci stai mettendo la faccia perché solo così porterai i tuoi clienti a fidarti di te.

Arredo, forme e colori

L’occhio umano percepisce come rilassanti tutte quelle forme che risultano essere curvilinee e che vengono banalmente chiamate “morbide”. Questo vuol dire che puoi optare per forme tondeggianti in grado di emanare una sensazione, appunto, di “morbidezza” che possiamo tradurre in accoglienza. Evita invece le forme troppo squadrate: trasmettono rigidità.

Fai attenzione anche ai colori. Scegli una palette che lavora tono su tono, con tonalità neutre, calde, leggermente color pastello, così da ricreare un clima di pace e serenità. E sì a bianco, grigio e beige, punta ai colori caldi.

Utilizzare troppi colori e/o colori vivaci può essere un rischio perché ognuno di questi suscita delle emozioni nella persona che vive l’ambiente dovuti a gusto personale, esperienze passate e contesto sociale nel quale si inserisce. Tutto questo in qualche modo può condizionare in modo positivo o negativo lo stato d’animo.

Infine ecco gli ultimi consigli

  • Per valutare il tuo spazio in maniera oggettiva immedesimati nel paziente. Prova a sederti al suo posto e osserva l’ambiente intorno a te. Cosa ti trasmette? Come ti fa sentire?
  • Ricorda le parole chiave saranno queste: confortevole, curato, pulito, accogliente e invitante;
  • Posiziona l’area “talk”, composta da due poltrone e un tavolino, in prossimità della finestra, la luce naturale aiuterà a rendere ancora più piacevole l’atmosfera. La scrivania invece puoi addossarla a una parete e ammorbidirla con alcuni complementi che puoi posizionare alle pareti e a terra;
  • Ho creato una cartella Pinterest dove ho raccolto un po’ di immagini che ti possono ispirare nell’allestimento del tuo studio. Dimmi cosa ne pensi! 

Sara Togni

Realizzo la casa dei tuoi sogni, sia che si tratti di una ristrutturazione sia di un semplice progetto di restyling.

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