Biella

Branding consapevole: domande, strategie e strumenti per parlare di sé

Parlare di Branding Consapevole sembra molto teorico e poco concreto, quasi filosofico.

Branding = l’insieme delle attività, sia creative sia strategiche, che riguardano il consolidamento e la differenziazione del brand/marchio nel mercato. Consapevolezza = la capacità di essere a conoscenza di ciò che viene percepito e delle proprie risposte comportamentali.

E forse un po’ lo è: perché dobbiamo andare a fondo e interrogarci. Chi siamo e cosa vogliamo raccontare agli altri e ancora in quali valori crediamo, quali sono le parole che usiamo per plasmare il mondo attorno a noi. 

Lo so, sembra una seduta di psicoanalisi, ma il (Personal) branding consapevole è un’operazione quasi fisica: si scava, si cercano risposte e, senza la consapevolezza, il risultato non sarà efficace quanto desideriamo. 

La consapevolezza dei piccoli

Negli anni ho capito che questa passione per il Branding Consapevole si è fatta strada in me proprio per questo: perché amo raccontare le persone, le storie e i mondi che incrocio lungo il mio percorso. Amo anche sondare nelle profondità dei brand per aiutarli ad emergere in un mare di grandi che alzano la voce a volte spingendo e lasciando poco ossigeno per respirare. E invece sai che c’è? Che i piccoli (brand) hanno una marcia in più perché, spesso – o meglio – quasi sempre, devono rimboccarsi le maniche e fare tutto da sé.

(Ricordo un bello slogan di Enrica Crivello Piccoli, non sfigati)

 

Da dove si parte con il branding consapevole?

Il processo di Personal branding Consapevole parte da…te

Dalle risorse che solo tu hai, da quelle che hai coltivato, da quelle che hai scoperto non essere debolezze, ma punti di forza solo tuoi. Tutto ciò che fa di te la persona che sei, quella che il/la tuo/a cliente sta cercando nel mare dei professionisti. 

Il discorso vale anche se hai già fatto un percorso di branding e ora ti trovi un po’ stretta in quello che racconti al di fuori delle 4 mura del tuo studio. 

Chi sei e cosa fai, in ambito lavorativo ma non solo. Quali aspettiti caratterizzano e appassionano come persona? Prova a rispondere a una domanda semplice, ma tagliente: 

Qual è il tuo Perché?

Consapevolezza = mettere cuore in quello che fai 

Essere consapevole di chi sei e cosa fai ti aiuta a capire come muoverti nella realizzazione del tuo business, nella tua comunicazione e nella creazione dei legami con il tuo pubblico e clienti. Per esserlo in pieno cosa serve? Il cuore. 

Davvero! Perché le persone comprano te, i tuoi valori, le sensazioni che trasmetti di professionalità, di accoglienza, di ascolto. Le persone vogliono capire se le tue capacità tecniche e competenze professionali sono supportate da un potenziale umano che viaggia pari passo a tutto il resto

Chi ti troverà online vuole capire se sei in grado di parlare la stessa lingua e concretizzare ciò che ha in testa in maniera agile.

Chi acquista un tuo prodotto o servizio vuole entrare nel tuo mondo per capire se c’è affinità. Se vibrate alle stesse frequenze. Se ami il tuo lavoro e lo fai al meglio delle tue possibilità. In parole semplici: se ti prenderai cura di lui/lei con tutta te stessa

La concretezza va a braccetto con la consapevolezza 

Ti ho parlato di cuore, di valori, di passioni, di sensazioni e forse sarai un po’ confusa. Penserai che sia un concetto troppo romantico, ma, in realtà, si tratta di un qualcosa di estremamente concreto! Si tratta di intraprendere un percorso per trovare la tua voce visiva, perché è di questo che si tratta. Un insieme di elementi che ti identifichino, fatto di autentica relazione di valore tra te e il tuo pubblico. Si tratta di creare una strategia e applicarla in tutti gli ambiti della tua vita.

Sì, la parola strategia fa sempre un po’ dinamica militare: evoca regole rigide, aggressività, mordere il mercato o altre espressioni simili. 

Ma il creare una strategia di valore nella propria vita professionale e personale, utilizzando al meglio gli strumenti che abbiamo sia on che off line, fa parte del bon ton per riuscire a vivere una vita soddisfacente, a mio parere. 

Innanzitutto perché ci permette di organizzarci in maniera coerente e puntuale: decidere cosa vogliamo condividere sui social, ad esempio, e cosa no. Con quale tono, quali valori far emergere, quali punti di forza, ma anche quali sono le tue passioni che ti rendono unica, come abbiamo già detto.

Si tratta di costruire e organizzare i tuoi strumenti: dal logo, banalmente, ai colori che racconteranno di te alle parole che userai, ma anche quelle che non userai perché non fanno parte di te. Su quali canali sarai presente e in che modo. Come?

Mettendo nero su bianco. Iniziando a rispondere alle domande giuste. 

Strumenti che ci vengono in aiuto

Sicuramente i libri di Riccardo Scandellari sul Personal Branding e quello di Tim Clark Business model you, che aiuta a visualizzare le parole e i concetti per costruire il tuo mondo professionale. Molto divertente e sfidante è invece, Personal Branding Kit: un mazzo di carte che concentra in sé tutte le domande che ti devi porre per iniziare. E poi? Poi è giusto affidarsi a chi può aiutarti…consapevolmente!

Branding consapevole: serve anche la pancia per un buon business

TI ho parlato del cuore, che devi metterci tu, insieme alla testa. Però, ora, serve anche un po’ di pancia. Quella che farà sì che chi ti segue commenti, parli bene di te, ti lasci una recensione aumentando la tua reputazione, sia online sia offline. Il buon vecchio passaparola. Perché, se è vero che le persone è meglio prenderle per la gola, gli acquisti si fanno di pancia. Anche scegliere a chi affidare la tua comunicazione visiva, le foto per il tuo profilo, i testi da redigere per il tuo sito: scegliamo chi ci fa sentire le farfalle nella pancia e ci fa sentire capiti e ascoltati.

Quindi ricordati: tutto parte da te, il resto sarà una naturale e diretta conseguenza e da lì scatterà una catena di idee, strumenti, risorse sempre nuove per farti conoscere e farti scegliere consapevolmente dal tuo pubblico che diventerà, così, cliente pagante e anche un po’ amante di ciò che fai. Alla fine non trovi che sia estremamente concreta questa Consapevolezza?! 

Buon lavoro su di te: il mondo ha bisogno della tua unicità, il resto verrà da sé!

Foto credits: @freepik

Eugenia Brini

Sono una designer appassionata di soluzioni sostenibili, belle e buone! Progetto identità visive e insegno ad usare tool dinamici e creativi come Canva, essendo la prima Verified Global Canva Expert italiana al momento.

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